TOKYO – Pyongyang minaccia contromisure per rispondere alla decisione degli Stati Uniti di dislocare navi militari nell’area della penisola coreana. E Trump contro replica su Twitter: “La Corea del Nord cerca guai. Se la Cina decide di aiutare sarebbe magnifico. Altrimenti, risolveremo il problema senza di loro”.
In una nota diffusa dalla Korean Central News Agency, l’agenzia di stampa nazionale del regime, un portavoce del ministero degli Esteri nordocoreano afferma che gli Usa saranno ritenuti responsabili delle “catastrofiche conseguenze” che potrebbero derivare dalla mossa che viene definita “oltraggiosa” dal governo di Kim Jung-un.
Parole a cui Trump ha risposto duramente: “La Corea del Nord cerca guai. Se la Cina decide di aiutare sarebbe magnifico. Altrimenti, risolveremo il problema senza di loro”.
Ma già un mese fa il segretario di Stato americano Tillerson aveva mandato un avvertimento chiaro a Kim: “Voglio essere molto chiaro: la politica della pazienza strategica è finita, se Pyongyang continua ad elevare la minaccia militare, l’opzione dell’azione è sul tavolo”.
La Carl Vinson, portaerei della classe Nimitz a propulsione nucleare, ha intanto lasciato Singapore: avrebbe dovuto dirigersi verso l’Australia, ma i nuovi ordini l’hanno dirottata verso la penisola coreana. “La prevalente grave situazione prova ancora una volta che la Corea del Nord era totalmente nel giusto quando ha aumentato le sue capacità militari di auto-difesa e di attacco preventivo contro la potenza nucleare da pivot – ha commentato il portavoce nel dispaccio della Kcna -. Prenderemo le più dure reazioni contro i provocatori per difenderci da potenti forze armate e mantenere il percorso da noi stessi scelto”.