Trump diede l’ordine: “Smetti di indagare”. Ostacolo alla giustizia?

Trump diede l'ordine: "Smetti di indagare". Ostacolo alla giustizia?
Trump diede l’ordine: “Smetti di indagare”. Ostacolo alla giustizia?

ROMA- Trump diede l’ordine due volte, la prima nella sua residenza a New York, la Trump Tower. La seconda alla Casa Bianca. Diede l’ordine: “Smetti di indagare”. E lo accompagnò con un “consiglio” molto, molto da boss: “Lascialo stare, è un bravo ragazzo”.

E’ la ricostruzione dei fatti che oggi i senatori americani ascolteranno in viva voce ma che hanno già potuto leggere nel promemoria che l’ex capo Fbi ha fornito loro in previsione della pubblica e ufficiale audizione. Comey è l’uomo cui Trump impartì l’ordine, che a Trump non obbedì, che d Trump fu rimosso in poche ore e che oggi depone davanti al Senato Usa.

“Voglio da te lealtà” disse Trump a Comey, questo rispose “offro onestà”. Trump però volle insistere sulla “lealtà”, della semplice onestà delle indagini non sapeva che farsene. Quali indagini, su cosa stava indagando Fbi di Comey? Nello specifico indagava su Micheal Flynn?

E chi è Flynn? Era stato per un brevissimo periodo di tempo niente meno che consigliere alla sicurezza nazionale del presidente Trump, una carica e incarico di grande rilievo negli Usa. Ma si era dovuto dimettere in gran fretta perché erano emerse le prove dei suoi affari, concreti affari di soldi e politica, con i russi. Ecco, Trump diede l’ordine a Comey, cioè allo Fbi, di “smettere di indagare” sul “bravo ragazzo” Flynn.

Questo tra poche ore diventerà atto ufficiale, dichiarazione ufficiale al Senato americano da parte di un ex direttore dello Fbi rimosso dall’incarico praticamente con un tweet (seppe della rimozione dalla tv). Questo ordine di “smettere di indagare” impartito nelle stanze della Casa Bianca andrà agli atti come ricostruzione nel corso di una pubblica deposizione di quello che di fatto è un teste.

Questo ordine impartito da Trump presidente è o no, sarà identificato o no, sarà valutato o no come ostacolo alla giustizia? La questione non è verbale. A noi magari appare nominalistica, formale, siamo purtroppo abituati al fatto che intralcio alla giustizia è serenamente praticato dai politici, dai governanti, dalla gente, di cittadini. In Italia ci si difende senza problemi “dai” processi invece che “nei” processi. Berlusconi in materia è stato solo uno dei più creativi. Ma lo fanno, lo facciamo più o meno tutti, di fresco anche i grillini. E non ci appare, non appare alla coscienza e sensibilità nazionale, grave peccato fare ostacolo alla giustizia.

Negli Usa invece l’ostacolo alla giustizia se valutato come tale e se dimostrato come intenzionale programmato costa all’uomo pubblico l’incarico e al presidente la Casa Bianca. Chi fa ostacolo alla giustizia negli Usa commette atto grave e si deve dimettere e l’opinione pubblica concorda. Così è stato finora negli Usa, fino a Trump presidente.

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