HELSINKI – Un faccia a faccia di due ore quello tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, e tra i due sembra sbocciata una nuova amicizia. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] “Un inizio molto buono”, ha commentato Trump parlando dell’incontro, mentre Putin sottolinea che il clima è stato “franco e amichevole, un round di colloqui davvero proficuo”. L’intesa sembra dunque essere stata ritrovata tra i due Paesi, tanto che lo stesso Putin chiede di lasciarsi alle spalle “il clima da guerra fredda”. Entrambi poi ironizzano sul Russiagate. Trump lo liquida come una “farsa”, mentre Putin incalzato dai giornalisti ironizza: “Sì, l’ho aiutato io, prometteva di migliorare i rapporti tra Usa e Russia”.
L’incontro tra i due presidenti si è svolto il 16 luglio a Helsinki con l’obiettivo di creare un rapporto personale tra Trump e Putin prima dell’inizio del vertice. Il faccia a faccia doveva durare 90 minuti, ma è andato avanti per altri 40: due ore in cui hanno parlato dei rapporti dei loro Paesi, ma anche della Corea del Nord, dell’Iran, della politica energetica e di Russiagate. Poi il vertice congiunto, per annunciare la ritrovata intesa. Trump lo definisce un “inizio molto buono”, mentre Putin chiede di lasciarsi gli scontri alle spalle:
“Dobbiamo lasciare dietro le spalle questo clima da guerra fredda, non c’è bisogno dello scontro, la situazione è cambiata, bisogna affrontare le sfide comuni, il terrorismo sempre in crescita e il crimine internazionale, per non parlare dei problemi economici e ambientali. Dobbiamo normalizzare i rapporti. I negoziati di oggi sono stati cruciali per frenare la proliferazione delle armi nucleari”.
Putin e Trump hanno sottolineato l’esigenza di ricostruire i rapporti tra i loro Paesi e si dicono entrambi molto ottimisti. Il presidente americano ha dichiarato:
“Abbiamo parlato di questioni importanti, è stato aperto un dialogo produttivo e importante, tutto è andato molto bene. I disaccordi sono ben noti, risolveremo molti dei problemi, dovremo trovare dei modi per cooperare per difendere gli interessi dei nostri paesi. Le nostre relazioni non erano mai state peggiori di quanto non lo siano adesso. Tuttavia adesso sono cambiate perché quattro ore fa ci siamo incontrati. Il dialogo costruttivo tra la Russia e gli Usa può offrire la possibilità di aprire nuove strade per la pace”.
Non potevano mancare poi dichiarazioni sul Russiagate, con i giornalisti che incalzano i due presidenti. Trump ha ribadito, come già detto in molte occasioni, che la Russia non ha interferito con le elezioni presidenziali che hanno visto Hillary Clinton sconfitta:
“La Russia non ha mai interferito né mai interferirà negli affari interni americani, incluse le elezioni. Qualsiasi materiale dovesse venire alla luce, lo potremmo analizzare insieme, attraverso i gruppi sulla sicurezza informatica”.
Il presidente Usa ha sottolineato di aver parlato con Putin di persona delle ingerenze e ha scoperto che anche lui ha molto a cuore l’argomento. Trump ha poi definito una “farsa” l’inchiesta:
“L’inchiesta sul Russiagate è stata un disastro, ci ha tenuto separati, è una farsa. Ancora dobbiamo trovare le prove. E’ stata una campagna elettorale onesta. Ho battuto correttamente Hillary. Il Russiagate ha messo in difficoltà le relazioni delle due più importanti potenze nucleari. Non c’è stata alcuna collusione non conoscevo il presidente quindi non avevo nessuno con cui colludere. I democratici avrebbero dovuto vincere le elezioni, il sistema elettorale è a loro favorevole, ho battuto la Clinton in modo leale. Lo ripeto: non c’è stata nessun intrigo e nessuna collusione con la Russia nel corso della campagna elettorale”.
Anche Putin ha fornito il suo punto di vista, sottolineando che la Russia non si è intromessa nel voto:
“In generale non ci si può fidare di nessuno ma da dove viene quest’idea che io mi devo fidare di Trump e Trump di me? Io difendo gli interessi della Russia, lui degli Usa. Ci sono questioni su cui non siamo d’accordo e altre su cui possiamo trovare una posizione conciliante”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rispondendo ad una domanda sul Russiagate. “Ci sono state accuse che non hanno un fondo di verità, dobbiamo farci guidare dai fatti non dalle speculazioni. Il procuratore speciale Mueller può chiedere l’estradizione, oppure possiamo procedere agli interrogatori in Russia e mandare i risultati negli Usa. Possiamo permettere ai rappresentati degli Usa di interrogarli in Russia, ma loro dovrebbero ricambiare lasciandoci interrogare gli agenti che noi riteniamo essere coinvolti in attività illegali in territorio russo”.
Ma dopo le domande insistenti dei reporter, alla fine il presidente russo ha sbottato e con ironia ha replicato:
“Sì, ho aiutato io Trump a vincere le elezioni in America perché prometteva di migliorare le relazioni fra Usa e Russia”.