Trump solidale con il figlio di Biden a processo per droga: “Conosco le dipendenze, mio fratello morto per l’alcolismo”


Pubblicato il 6 Giugno 2024 - 20:00
hunter biden foto ansa

Hunter Biden FOTO ANS

Conosco le dipendenze, avevo un fratello maggiore alcolizzato che ha sofferto tantissimo”. Lo ha detto Donald Trump in un’intervista a Fox news parlando del processo contro Hunter Biden che ha una storia di dipendenza dalla droga. Il candidato alla presidenza Usa, a sorpresa solidarizza con quello che ha passato il figlio del suo rivale. “Io non ho mai bevuto in vita mia, se non bevi mai non avrai un problema”, ha confessato l’ex presidente che ha poi ribadito “l’importanza di avere pene più severe contro i trafficanti di droga, fino alla pena di morte”. E ancora: “Capisco la famiglia per quanto riguarda le dipendenze, non solo ho perso un fratello ma anche tanti amici”.

Le accuse a Hunter Biden: “Usava crack” 

Al terzo giorno del processo in corso a Wilmington, nel Delaware, Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti, viene descritto così dipendente dalla droga da fumare il crack ogni venti minuti. L’uomo non si faceva scrupoli a lasciare tutto sul tavolo, o in macchina, nonostante in giro ci fossero le sue figlie. Hunter è stato incriminato per aver mentito sul suo uso di droghe quando ha acquistato un’arma da fuoco nel 2018, non avendolo dichiarato. Ciò è considerato reato negli Stati Uniti.

Hallie Biden è la vedova del fratello di Hunter Biden, morto in seguito a un tumore. I due hanno avuto una breve relazione dopo la morte di Beau avvenuta nel 2015. La donna è salita sul palco dei testimoni al processo contro il figlio del presidente ed è la principale testimone dell’accusa. La donna racconta di essere stata introdotta al crack da Hunter e di ritenere che il suo compagno facesse uso di droghe nell’ottobre 2018. In quella data, Hunter ha comprato la pistola al centro del procedimento.

Proprio l’essere stata convinta che Hunter usasse sostanze stupefacenti, spiega Hallie Biden, l’ha spinta a disfarsi della pistola, gettandola in un cestino della spazzatura, per timore che i figli potessero trovarla. “Non volevo che i miei figli la trovassero e si facessero male. Avevo paura di toccarla, non sapevo se era carica”, ha detto ammettendo che l’averla buttata in un cestino della spazzatura “è stata un’idea stupida ma sono stata presa dal panico”.