Tunisia, si dimette il premier Ghannouchi: “Non sono per la repressione”

ROMA – Si è dimesso il primo ministro tunisino Mohammed Ghannouchi. Lo riferisce Al Jazira. ”Abbiamo preso misure per arrestare gli autori degli atti di sabotaggio, per portarli davanti alla giustizia e per determinare chi li ha istigati”, ha detto Ghannouchi. Poche ore dopo l’annuncio del presidente tunisino ad interim: nuovo primo ministro è stato nominato Beji Caid Sebsi. Nella capitale continuano gli scontri, gli atti di sciacallaggio e le proteste.

”Queste dimissioni sono al servizio della Tunisia e della rivoluzione” ha detto spiegando di non essere per la repressione. ”Non sono uomo della repressione e non lo saro’ mai”, ha detto Ghannouchi in francese, spiegando di volere lasciare il passo a un primo ministro che possa essere ”più capace di lui”. ”Non sarò un persona che prende qualsiasi tipo di decisione che sfoci in uno spargimento di sangue”.

”Come cittadino e non come primo ministro ritengo che il popolo debba dire la sua liberamente” ha spiegato il premier dimissionario, facendo riferimento alle presidenziali e alla formazione di un consiglio costituente, ”C’e’ stata una rivoluzione e ci sara’ una nuova Costituzione. Credo che sia preferibile, per la Tunisia, eleggere un nuovo consiglio costituente”, ha sottolineato.

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