Turchia, Iran e Pakistan non vogliono rompere col Qatar. Ecco perché

ANKARA – La Turchia si schiera con il Qatar e offre il proprio sostegno dopo la rottura con i paesi del Golfo Arabo. La decisione è arrivata due giorni fa e alcuni funzionari del governo turco affermano che ciò potrebbe portare ad un sostegno sotto forma di truppe e approvvigionamenti di cibo ed acqua, utili per affrontare al meglio l’isolamento, spiega The Tribune.

Al momento, anche il Pakistan non si è espresso sulla rottura dei rapporti diplomatici con il Qatar, come riferito dal portavoce del Ministero degli Esteri.

Un funzionario iraniano ha invece dichiarato che la decisione di alcuni Stati del Golfo, così come dell’Egitto, non aiuteranno a risolvere la crisi del Medio Oriente: “Non è più tempo di chiudere i rapporti diplomatici e le frontiere. Non è questo un modo per risolvere la crisi. Questi Paesi non hanno altra opzione che avviare un dialogo regionale” ha scritto su Twitter Hamid Aboutalebi, capo dello staff del presidente iraniano Hassan Rouhani.

Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi e Bahrain, hanno chiuso i rapporti con il Qatar lo scorso lunedì, creando il più profondo divario degli ultimi decenni tra gli Stati Arabi; lo spazio aereo è stato chiuso ai voli commerciali poiché il Paese finanzierebbe gruppi di militanti, accuse che il Qatar ha negato con forza.

Il presidente turco Tayyip Erdogan ha affermato che isolare il Qatar non isolerà il problema; Erdogan, che ha a lungo cercato di svolgere il ruolo di mediatore nella regione, ha affermato che Ankara farà tutto ciò che è in suo potere per aiutare a porre fine alla complicata crisi.

La Turchia ha mantenuto buone relazioni con il Qatar, così come altri vicini nel Golfo Arabo. In passato, sia la Turchia e il Qatar hanno entrambi offerto supporto per la “Fratellanza Musulmana” in Egitto, sostenendo anche i ribelli che hanno combattuto per rovesciare il presidente siriano Bashar al-Assad. Il parlamento turco avrebbe inoltre approvato un progetto di accordo tra i due paesi per cooperare nella formazione militare.

Per aiutare il Qatar, lo Stato turco avrebbe chiesto e ottenuto dai commercianti di grano di mezza Europa, una fornitura immediata. La Turchia ha istituito anche una base militare in Qatar, la prima come parte di un accordo firmato nel 2014.

Il Pakistan, nel frattempo afferma che l’importazione di “Gas Naturale Liquefatto” (GNL) dal Qatar proseguirà, scrive ancora The Tribune, appoggiando di fatto il Qatar. Il ministro per il petrolio e le risorse naturali, Shahid Khaqan Abbasi, ha dichiarato che il Pakistan continuerà ad importare il carburante da Qatargas per soddisfare il suo fabbisogno energetico; l’improvvisa mossa aveva spinto gli speculatori a pensare ad un’eventuale interruzione, visti i buoni rapporti tra Pakistan e Arabia Saudita.
L’accordo firmato nel febbraio 2016, permetterà al Pakistan di importare almeno 35 milioni di tonnellate di GNL nell’arco dei prossimi 15 anni.

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