ANKARA – La Turchia alza il tono e torna a minacciare dopo il voto del Senato francese alla legge che punisce la negazione del genocidio degli armeni. In un comunicato del ministero degli Esteri, Ankara annuncia che fara' sentire la propria ''reazione su ogni piattaforma'' e, ''in caso'' di ''finalizzazione del processo legislativo, non esiteremo ad attuare, come giudichiamo appropriato, le misure che abbiamo preso in considerazione''.
Nel comunicato non si precisa tuttavia quali sarebbero le sanzioni che scatterebbero dopo la firma presidenziale e l' iscrizione della legge nella gazzetta ufficiale.
''Continueremo a fare un forte uso del nostro diritto di difenderci su una base di legittimita''', si afferma ancora nella nota che definisce ''un passo del tutto sfortunato'' l'aver ''sfruttato per fini politici interni'' una ''questione tanto delicata''.
Questa ''politicizzazione'', assieme al ''danno arrecato alla liberta' di espressione'' e alla ''ricerca accademica'', sono ''una perdita per la Francia'', afferma il lungo comunicato, sostenendo fra l'altro che ''nessun parlamento'' ha ''il diritto di giudicare altre nazioni''.