Ucraina, consigliere russo all’Onu si dimette: “Mi vergogno del mio Paese”

Un consigliere della missione russa alle Nazioni Unite a Ginevra, Boris Bondarev, si è dimesso dal suo incarico per denunciare l’invasione dell’Ucraina. Lo afferma l’ong UN Watch, che ha pubblicato la lettera di congedo del diplomatico. “Non mi sono mai vergognato così tanto del mio Paese”, si legge nel testo, che descrive la guerra di Mosca come “il crimine più grave contro il popolo russo”, commesso da parte di un gruppo dirigente “che vuole solo una cosa, cioè restare al potere per sempre”.

Sono almeno 232 i bambini ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione

“La Russia ha ucciso almeno 4.600 civili in Ucraina dal 24 febbraio, inclusi 232 bambini”. Lo riferisce la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, citata dal Kyiv Independent, sottolineando che il bilancio non tiene conto dei dati dei territori occupati dai russi.

Trovati 87 cadaveri sotto le macerie a Desna

 “Oggi abbiamo terminato i lavori sulla Desna. Purtroppo le statistiche sono le seguenti: oggi sotto le macerie abbiamo trovato 87 cadaveri. Senza queste persone sarà il futuro dell’Ucraina”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il World Economic Forum. Una settimana fa ci fu un attacco aereo contro il villaggio di Desna, nella regione di Chernihiv, vicino al quale si trova il centro di addestramento delle Forze armate ucraine.

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