Ucraina, da Mosca: valutiamo scambio di prigionieri tra combattenti Azov e l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk

La Russia valuterà “la possibilità” di uno scambio di prigionieri con l’Ucraina tra combattenti del reggimento Azov e l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk, catturato il mese scorso in un blitz degli 007 di Kiev. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa a Donetsk il negoziatore russo e capo della commissione Affari Esteri della Duma, Leonid Slutsky.

Zelensky: “Negoziati? Molto dipenderà se la Russia salverà la vita dei difensori di Mariupol”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista ai media ucraini, ha spiegato che la ripresa dei negoziati con la Russia dipenderà molto se i russi salveranno “la vita dei difensori del Mariupol”. Per ora, ha spiegato, “molto” dipende dai risultati dello scambio di prigionieri che deve coinvolgere i combattenti usciti dall’acciaieria di Azvostal.

E ancora: “Li porteremo a casa. Questo è quello che dobbiamo fare con i nostri partner che si sono presi la responsabilità”.

“Abbiamo rotto la spina dorsale del più grande o di uno dei più forti eserciti del mondo. E psicologicamente abbiamo fatto lo stesso. Non si alzeranno in piedi nei prossimi anni”.

Zelensky: “Vogliamo un accordo internazionale”

“Oggi – ha spiegato – stiamo prendendo in considerazione una cerchia di garanti della nostra sicurezza tra Paesi partner fidati. Stiamo sviluppando questo progetto (un accordo di pace) con loro. Qualcosa ci piace, qualcosa no. Noi ucraini vogliamo troppo, loro come europei sono troppo scettici. Da qualche parte, nel mezzo, troveremo la risposta “, ha detto il presidente.

“Vogliamo un accordo internazionale approvato dai parlamenti dei Paesi garanti. Oggi questo accordo deve prevedere una cerchia di Stati partner intorno all’Ucraina senza la Russia. Garanzie di sicurezza senza la Russia. Bucha ha cambiato alcune cose. Il tempo cambia le cose”

Gestione cookie