Anche l’Ucraina libera detenuti per arruolarli nella guerra: in 2750 reclutati tra spacciatori e assassini

di redazione esteri
Pubblicato il 17 Giugno 2024 - 11:34
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Foto archivio Ansa

L’Ucraina a corto di truppe sta liberando i detenuti nelle carceri per combattere sulle prime linee: da quando è stata adottata la legge in maggio, Kiev ha liberato più di 2.750 detenuti, inclusi spacciatori e assassini.

Lo riporta il Washington Post, sottolineando che l’uso di criminali è l’ennesima conferma delle difficoltà dell’Ucraina di reclutare nuove forze. I detenuti possono solo combattere nelle brigate d’assalto, il che può significare trovarsi faccia a faccia con i soldati russi, e possono servire solo in divisioni composte da ex detenuti e guidate da un soldato.

Trump: “Zelensky miglior venditore della storia”

Volodymyr Zelensky è il “miglior venditore della politica”: “mi piace” ma le sue richieste di fondi sono “senza fine” e questa è una questione che “risolverò” da presidente eletto, ancora prima di insediarmi. A Detroit per corteggiare gli afroamericani, Donald Trump torna a criticare il presidente ucraino e, soprattutto, la politica americana verso Kiev fatta di miliardi di dollari concessi in cambio di nulla.

Proprio mentre in Svizzera il leader ucraino prova a compattare il fronte dei sostenitori di Kiev alla sua formula di pace contro l’invasione russa. Trump non ha mai nascosto il suo scetticismo nei confronti delle guerra in Ucraina e della Nato, impegnata in prima linea accanto a Kiev. Più volte ha ribadito infatti che gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi del loro confine con il Messico “non di quello di altri paesi”.

Di recente ha ipotizzato la possibilità di concedere fondi al paese sotto forma di prestiti. Ma soprattutto va ripetendo da mesi che se ci fosse stato lui alla Casa Bianca non ci sarebbe stato alcun conflitto, non in Ucraina e non a Gaza.