Ucraina. Kerry: Usa e Europa uniti nel contrastare Vladimir Putin

Pubblicato il 6 Agosto 2014 - 10:35 OLTRE 6 MESI FA
John Kerry

John Kerry

ROMA – ”Le sanzioni hanno avuto un impatto sulla Russia, e quando gli Usa e l’Europa sono uniti, l’impatto può essere profondo. Noi tutti siamo d’accordo nella preferenza per una soluzione diplomatica, ma quando la Russia continua l’escalation del suo sostegno per i militanti violenti nell’Ucraina orientale, incluso il tipo di armi che hanno abbattuto il volo MH17, noi dobbiamo imporre dei costi. Il nostro obiettivo è convincere il presidente Putin a sostenere le sue parole con azioni concrete, in modo che possiamo unirci nel perseguire un cammino per la pace”.

Lo afferma il segretario di Stato Usa, John Kerry, in una lunga intervista alla Stampa in cui imputa a Putin la ”la responsabilità del supporto fornito ai separatisti, le armi e l’addestramento che hanno dato loro, e che continuano a dare, incredibilmente, anche dopo l’abbattimento dell’aereo malese”. Sul conflitto in Medio Oriente, ”speriamo che l’Unione Europea e gli altri promuovano l’iniziativa egiziana evitando giudizi di parte che aumentano solo le tensioni”, dice Kerry.

Sulla Siria, ”gli Stati Uniti e l’Europa continueranno l’impegno per eliminare le armi chimiche in maniera sicura e rispettosa dell’ambiente”. Quanto all’Afghanistan ”Abbiamo con l’Italia lo stesso obiettivo: un Paese stabile che non possa più essere un paradiso per i terroristi”. Parlando dell’Italia, il segretario di Stato esprime apprezzamento per l’agenda economica del premier Renzi. ”Noi sosteniamo gli sforzi dell’Italia per potenziare la crescita, attraverso riforme strutturali difficili ma necessarie, come quella della pubblica amministrazione, la spesa statale e i mercati del lavoro”, dichiara. ”Simili sforzi hanno potenziato la produttività e la competitività altrove nell’Eurozona”. In merito all’accordo Ttip tra Usa e Ue, ”vogliamo portare la partnership commerciale a un livello superiore per promuovere l’innovazione e la creazione del lavoro”, afferma Kerry.