Crisi in Ucraina: anche la Russia ha iniziato a ridurre il proprio personale diplomatico a Kiev. Mentre fonti della Cia citate da Der Spiegel parlano di un possibile attacco mercoledì 16 febbraio.
Intanto è difficile il colloquio tra il segretario di Stato Usa Anthony Blinken, e il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov: “Gli Stati Uniti e l’Ue hanno ignorato le richieste della Russia sulla sicurezza”, ha tuonato Lavrov, secondo il quale le affermazioni di Washington che Mosca vuole invadere l’Ucraina sono delle “provocazioni” e un modo di fare “propaganda” anti-russa.
Poco prima la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, aveva detto, commentando le dichiarazioni del consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan su un attacco imminente della Russia all’Ucraina: “L’isteria della Casa Bianca dice tutto. Gli anglo-americani vogliono una guerra”.
Ucraina, la Russia ritira il personale diplomatico
“Temendo possibili provocazioni da parte del regime di Kiev o di Paesi terzi, abbiamo deciso di ottimizzare il personale diplomatico russo presente in Ucraina”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri della Federazione che annuncia il ritiro del personale diplomatico russo a Kiev.
Una analoga decisione nei giorni scorsi è stata presa da Stati Uniti, Gran Bretagna, Corea, Giappone, Lettonia e Israele, a cui oggi si sono aggiunte la Germania, la Spagna e i Paesi Bassi.
Anche l’Ue, finora prudente, ha suggerito al personale “non essenziale” delle sue missioni di lavorare da remoto “al di fuori dei confini” del Paese.
Ucraina, la Marina russa avvia esercitazioni nel Mar Nero
Questa mattina, 12 febbraio, la Marina russa ha avviato esercitazioni su larga scala nel Mar Nero muovendo 30 navi da Sebastopoli e Novorossijsk.
Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca sottolineando che lo scopo “è difendere la costa della penisola di Crimea, le basi del Mar Nero e il settore economico del Paese da possibili minacce militari”.
Ambasciata russa negli Usa: “Dichiarazioni della Casa Bianca allarmistiche”
Al contempo la Russia smorza i toni. “Le dichiarazioni del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan sono allarmistiche”, ha detto al settimanale Newsweek l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, sottolineando che “non c’è nessuna prova che Mosca voglia attaccare durante o dopo le Olimpiadi”.
“Frasi del genere non esprimono altro che il desiderio dell’amministrazione Usa di portare al massimo la propaganda contro il nostro Paese”, ha aggiunto il diplomatico. “Washington continua a parlare di attacco imminente, senza fornire dettaglia”, ha detto Antonov.
Ucraina, il governo di Kiev ai cittadini: “Mantenere la calma”
Intanto il governo dell’Ucraina ha chiesto ai suoi cittadini di mantenere la calma e di evitare il panico.
“Al momento è cruciale restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico”, si legge in una nota del ministero degli Esteri.
Usa: “La Russia potrebbe attaccare l’Ucraina in ogni momento”
Ieri, venerdì 11 febbraio, l’ennesimo allerta degli Stati Uniti su un imminente attacco della Federazione russa all’Ucraina.
La Russia ha concentrato forze sufficienti per sferrare un attacco all’Ucraina, che a questo punto potrebbe scattare “in ogni momento”, il monito della Casa Bianca.
Der Spiegel: “Attacco della Russia all’Ucraina mercoledì 16 febbraio”
Secondo fonti della Cia, citate da der Spiegel, gli americani avrebbero avvertito gli alleati di ritenere che l’aggressione militare potrebbe avvenire mercoledì prossimo.
Il presidente Usa ha chiamato un summit virtuale con le principali capitali – Londra, Berlino, Parigi, Roma, Varsavia più Ue e Nato – per fare il punto della situazione. E stando ai risultati, la situazione pare avvitarsi.
Secondo le informazioni del magazine tedesco, i servizi americani e i militari Usa avrebbero informato il governo tedesco e altri Stati della Nato nel corso della giornata di oggi.
Secondo diversi diplomatici e militari, i servizi avrebbero fornito diversi dettagli. “Sarebbero state descritte le rotte concrete dell’invasione russa, le singole unità russe e i compiti che dovrebbero assumere. Come data per una possibile inizio dell’invasione viene indicato il 16 febbraio”, si legge sullo Spiegel.
A Berlino si ritiene tuttavia di non poter valutare se si vada effettivamente verso un attacco imminente: un’aggressione militare a metà febbraio era data per plausibile già da tempo, continua il magazine. “Insider ritengono anche possibile che gli Usa abbiano diramato le informazioni per silurare i piani di attacco della Russia”, conclude.