Ucraina, Macron e Scholz sentono Putin. Parigi: “La Russia non vuole fermare la guerra”

Nella telefonata del presidente Emmanuel Macron con il cancelliere Olaf Scholz al leader del Cremlino, Vladimir Putin, quest’ultimo “non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra”. Lo hanno riferito fonti dell’Eliseo rispondendo oggi alle domande dei giornalisti. “Noi – ha continuato l’Eliseo – ne traiamo una conseguenza: Putin deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti”.

Il presidente russo, raccontano dall’Eliseo, è apparso sempre “molto determinato a raggiungere i suoi obiettivi”. “La differenza con l’ultimo colloquio di due giorni fa – fanno notare le fonti della presidenza francese – è che non ha usato il termine ‘denazificazione’ elencando gli obiettivi russi in Ucraina. Il termine si è fatto più raro negli ultimi contatti”.

Macron a Putin: “Togliere l’assiedo disumano a Mariupol”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto all’omologo russo Vladimir Putin di “togliere l’assedio” a Mariupol, dove la situazione è “umanamente insostenibile”. Lo riferisce l’Eliseo, definendo inoltre come “menzogne” le accuse del leader del Cremlino a Kiev di violazioni del diritto internazionale umanitario.

Scholz ha parlato anche con Zelensky

“Il colloquio è parte degli sforzi internazionali in corso per porre fine alla guerra in Ucraina”. In 75 minuti, i due leader hanno anche chiesto “l’inizio di una soluzione diplomatica del conflitto”. “Su altri contenuti del colloquio – si legge nel comunicato – è stato concordato il silenzio”. Scholz ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

 

Gestione cookie