Ucraina, soldati russi a Kiev. Zelensky chiama i cittadini alle armi e cerca sangue per i soldati feriti

L’invasione dell’Ucraina è iniziata davvero, questa mattina all’alba: gli abitanti di Kiev, Odessa, Leopoli, Kharvik, Mariupol sono stati svegliati da forti esplosioni. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha imposto la legge marziale e ha chiamato i cittadini alle armi, mentre si cerca sangue per i feriti. 

Al momento, nella tarda mattinata di giovedì 24 febbraio, l’agenzia Ansa segnala l’uccisione di oltre 40 soldati ucraini e 10 civili in un raid aereo su una base militare vicino ad Odessa, porto strategico di Kiev sul Mar Nero. 

Ucraina, Zelensky: “Donate sangue, ci sono militari feriti”

Il presidente ucraino ha lanciato un appello affinché i cittadini ucraini donino il sangue, “ne hanno bisogno militari feriti”, ha detto.

Si è rivolto anche ai datori di lavoro, chiedendo loro di prendersi cura dei dipendenti, di assicurare che le forniture non siano interrotte.  

Zelensky ha accusato Mosca di avere “attaccato a tradimento, come fecero i nazisti” e ha esortato l’esercito a “infliggere il massimo delle perdite” alle forze russe, invitando al contempo i cittadini a donare il sangue per i soldati feriti.  

Uraina, Kiev: “Abbattuti tre elicotteri da combattimento russi”

La contraerea ucraina ha abbattuto tre elicotteri da combattimento russi Kamov Ka-52 che stavano attaccando l’aeroporto di Hostomel alle porte di Kiev. Lo ha reso noto l’esercito ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. 

Cremlino: “Vogliamo denazificare e smilitarizzare l’Ucraina”

Intanto il Cremlino dice che “l’operazione militare della Russia è mirata a smilitarizzare e denazificare l’Ucraina” e prova a rassicurare i civili, sostenendo che l’obiettivo “non è invadere il Paese ma smilitarizzarlo” e chiarendo che “un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”.

Nato: “Non invieremo truppe in Ucraina” 

L’Alleanza atlantica, dal canto suo, fa sapere che “non ci sono truppe Nato in Ucraina al momento, non abbiamo né piani né intenzioni di dispiegare le truppe Nato in Ucraina, ma stiamo incrementando truppe nella parte orientale dell’Alleanza in territorio Nato. L’Ucraina è un partner di valore, ma non abbiamo truppe e non abbiamo piani di inviare truppe in Ucraina”: lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. 

Cina: “Rispetto per la sovranità dei Paesi, ma comprendiamo la Russia” 

E se le condanne a Putin arrivano non solo da Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione europea, ma anche dalla Turchia di Recep Tayyip Erdogan, la Cina non si espone: “Rispettiamo sempre la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi. Allo stesso tempo, abbiamo anche visto che la questione Ucraina ha latitudine e longitudine storiche complesse e speciali e comprendiamo le legittime preoccupazioni della Russia sulla sicurezza”, ha detto il ministro degli Esteri Wang Yi, nella telefonata con la controparte russa Sergei Lavrov, aggiungendo che “la Cina sostiene che la mentalità da Guerra Fredda dovrebbe essere del tutto abbandonata e che un meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile dovrebbe essere finalmente formato attraverso il dialogo e la negoziazione”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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