Gli ucraini pagano con la vita le sanzioni “deboli'”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video definendo “passive” le sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia. “Non ci dovrebbero essere pacchetti di sanzioni ‘sospese’, ossia se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà qualche risposta – ha aggiunto -, ci sono ora molti accenni e avvertimenti che le sanzioni saranno inasprite, come con un embargo sulle forniture di petrolio russo in Europa, se la Russia usa armi chimiche. Semplicemente non ci sono parole”.
Le parole di Zelensky
Nel suo discorso Zelensky ha insistito sostenendo che un inasprimento delle sanzioni dipende ora dall’uso di armi chimiche da parte della Russia. “Pensate a cosa si è ridotto il tutto. Aspettare le armi chimiche… Noi, gente viva, dobbiamo aspettare… Tutto ciò che l’esercito russo sta facendo e ha già fatto non merita un embargo petrolifero? Le bombe al fosforo non lo meritano? La produzione chimica o la centrale nucleare bombardata non lo meritano?”.
“Gli ucraini pagano con le loro vite”
Il presidente ucraino ha chiesto che i pacchetti di sanzioni siano “efficaci e sostanziali”: “Se i pacchetti di sanzioni sono deboli o non funzionano abbastanza, se possono essere aggirati, si crea una pericolosa illusione per la leadership russa di potersi continuare a permettere quello che stanno facendo ora. E gli ucraini pagano con le loro vite. Migliaia di vite”.