Ue, Strasburgo attacca Mosca: “Stato di diritto solo sulla carta”

STRASBURGO – In Russia lo Stato di diritto esiste soltanto sulla carta, ancora. E’ il senso della risoluzione della sessione plenaria del Parlamento europeo approvata ad una settimana dalla visita a Bruxelles del premier Vladimir Putin e dei principali ministri russi.

”Negli ultimi anni, diversi processi e procedimenti giudiziari hanno sollevato dubbi circa l’indipendenza e l’imparzialità delle istituzioni giudiziarie” in Russia. E’ un passaggio della risoluzione comune (Ppe, S&D, Alde, Verdi e Ecr) in cui si ”esprime preoccupazione” per il crescente numero di violazione dei diritti umani e si invitano di fatto le istituzioni europee, Consiglio e Commissione, a fare pressioni affinché il governo di Mosca mantenga gli impegni di ”rispettare gli standard europei in materia di democrazia, diritti umani fondamentali e stato di diritto”.

Nella risoluzione vengono citati molti casi di processi chiaramente segnati dall’influenza della politica sul sistema giudiziario, in particolare si esprime ”preoccupazione per la sentenza di condanna di Michail Khodorkovski e Platon Lebedev nel secondo processo tenutosi di recente”.

Poi si chiede la revisione del processo contro Oleg Orlov, vincitore del premio Sacharov 2009. Inoltre si sollecitano ”una indagine concreta” suul’omicidio di Natalia Estemirova. Si invita la Commissione europea a presentare una valutazione sui processi sul caso Yukos.

Nella dura risoluzione del Parlamento europeo si fa anche riferimento all’arresto di Boris Nemtsov e di altri 70 attivisti, incarcerati il 31 dicembre scorso a Mosca per aver tenuto una manifestazione di opposizione al governo Putin. E non manca il ricordo degli omicidi delle giornaliste Anna Politkovskaya e Anna Barburova, nonché dell’avvocato Sergei Magnitsky ”che non sono stati ancora risolti dalle autorità russe”.

Già in occasione dell’ultimo vertice Ue-Russia, durante il quale è stato dato il via libera all’accesso di Mosca al Wto, i presidenti di Commissione e Consiglio europei hanno richiamato al presidente Medvedev la necessità di fare decisi passi avanti in tema di diritti umani. Martedì scorso un portavoce della Commissione ha riferito che la prossima settimana il presidente Barroso ”ricorderà certamente” il tema nei colloqui con Putin.

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