Un giorno di tregua ma la guerra continua La disoccupazione “sfiducia” Obama

Un giorno di respiro per le Borse, ma, se qualcuno è tornato all’acquisto, la quotazione del vero titolo guida, la fiducia, resta bassissima. E’ opinione diffusa che Wall Street subirà altre batoste, sono cupe le previsioni degli analisti sul tasso di disoccupazione negli Stati Uniti.

Ne è convinto tra gli altri David Dietze, investment strategist presso Point View Financial Services, il quale ha dichiarato al New York Times che tutti gli occhi sono puntati sui dati che verranno pubblicati venerdì.

”Ci potrebbe essere uno shock”, ha detto. Gli economisti prevedono una perdita di 675 mila posti di lavoro nel mese di febbraio, che segue una perdita di 598 mila posti a gennaio. Secondo le previsioni il tasso di disoccupazione dovrebbe salire dal 7,6 all’8 per cento.

Gli analisti stanno progressivamente abbandonando la speranza che il peggio della crisi sia passato e che il momento di comprare sia tornato.

”Le cose vanno male e potrebbero andare peggio, molto peggio”, ha dichiarato all’Associated Press Bill Strazzullo, chief market strategist presso la Bell Curve Trading, secondo il quale il Dow Jones potrebbe precipitare a 5.000 punti e lo S&P a 500.

La discesa del Dow è stata impressionante. In sole 14 sedute è sceso da oltre 8.000 a meno di 7.000 punti. In termini percentuali, in un anno ha perso il 23 per cento. Ma quel che preoccupa ancor di più è il diffondersi di una sfiducia, almeno di una perplessità del tutto nuova. Perplessità che investe il metodo e il merito dell’operato del presidente americano. Da un lato cresce l’opposizione di chi ritiene stia spendendo troppo. dall’altro la critica di chi affaccia l’ipotesi che stia spendendo inutilmente.

Gli analisti di Wall Street credono che una ripresa delle borse Usa potrà avvenire solo quando ci saranno segnali di ripresa delle compagnie finanziarie. Ma allo stato dei fatti, segnali di quel tipo sembrano piu’ lontani che mai.

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