Usa 2012, California vuole la pena di morte

La California ha respinto l’abolizione della pena di morte (Foto Lapresse)

LOS ANGELES – La svolta progressista degli Stati Uniti si ferma ai confini della California: lo Stato democratico ha detto no al referendum per l‘abolizione della pena di morte. Con tre quarti delle schede scrutinate i voti contrari all’abolizione sono il 54%.

Il testo referendario prevedeva la sostituzione della pena di morte con l’ergastolo senza la possibilità di libertà anticipata. In California la pena capitale è stata abolita per un breve periodo nel 1972 dopo che la Corte suprema dello stato aveva ritenuto che fosse incostituzionale, consentendo così al guru psicopatico Charles Manson e alla sua ”famiglia” di vedere il loro appuntamento con il boia commutato con la prigione a vita.

Dal ripristino della pena capitale, nel 1974, sono state giustiziate 13 persone. Al primo aprile del 2012, 724 persone erano in attesa dell’esecuzione nel braccio della morte della California, il più popoloso degli Stati Uniti, davanti alla Florida (407).

L’ultima esecuzione risale al 2006 e causò un putiferio. Il detenuto Clarence Ray Allen aveva 76 anni era cieco, parzialmente sordo, soffriva di cuore ed era immobilizzato sulla sedia a rotelle.

Dei cinquanta Stati americani, 17 hanno cancellato la pena di morte: l’ultimo in ordine temporale è stato l’Illinois.

La riconferma democratica alla Casa Bianca non ha fermato il boia in nessuno Stato in cui vige la pena capitale. Solo un’ora dopo la chiusura delle urne, in Oklahoma è stato giustiziato con un’iniezione letale Garry Thomas Allen, 56 anni, condannato per omicidio. La sua esecuzione è la numero 36 del 2012.

Quello sulla pena di morte in California è stato uno dei 176 referendum indetti nell’election day in 38 Stati. I californiani sono stati chiamati a esprimersi su undici referendum, tra cui quello sulla pena di morte, l’etichettatura degli Ogm e l’aumento delle imposte per finanziare le scuole.

 

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