Usa ammettono: ”Azioni dirette” contro Al Qaeda in Somalia e Yemen

Un drone lancia un missile

WASHINGTON, STATI UNITI – Per la prima volta l’amministrazione di Washington riconosce formalmente di aver compiuto ”azioni dirette” contro membri di al Qaeda in Yemen e Somalia. Che gli Stati Uniti siano attivamente impegnati sul campo contro il terrorismo internazionale nei due Paesi e’ cosa nota, ma mai prima d’ora era questo impegnoera stato divulgato ufficialmente.

Nel rapporto semestrale sullo stato delle operazioni di combattimento delle forze Usa all’estero inviato dal presidente Obama al Congresso si legge invece che i militari americani hanno condotto ”azioni dirette” contro presunti membri dell’internazionale del terrore nei due Paesi. In Somalia, si legge nel rapporto, reso pubblico dalla Casa Bianca, ”l’esercito americano ha lavorato per contrastare la minaccia terroristica … e in un numero limitato di casi,  ha intrapreso un’azione diretta contro i membri di al-Qaeda, compresi quelli che sono anche membri di al-Shabaab, impegnati nello sforzo di compiere attacchi terroristici contro gli Stati Uniti”.

Allo stesso modo, in Yemen, si legge ancora nel documento, l’esercito americano ha lavorato a stretto contatto col governo yemenita contro la minaccia terroristica rappresentata da al-Qaeda nella Penisola Arabica (Aqap) e ”i nostri sforzi congiunti hanno portato a un’azione diretta contro un numero limitato di operatori Aqap e leader di alto livello in quel Paese, che rappresentavano una minaccia terroristica per gli Stati Uniti e i loro interessi”.

Nel rapporto, che si riferisce solo alle attivita’ militari e non di intelligence, non si fa riferimento esplicito ai droni, normalmente usati per operazioni di questo tipo, anche dall’ esercito e non solo dalla Cia. Non e’ quindi chiaro in che modo queste ”azioni dirette” siano state condotte. Ma date le ingenti perdite che i droni hanno causato al nemico ovunque gli Stati Uniti sono impegnati militarmente contro il terrorismo, a giudizio di certi osservatori è assai probabile che quelle armi vengano usate anche in Somalia e Yemen.

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