L’ex presidente americano Bill Clinton ha lanciato un grido d’allarme per la deriva populista di estrema destra che negli Stati Uniti sta attraversando la protesta anti-Obama di molti gruppi conservatori. «Non vorrei ci succedesse di nuovo qualcosa di brutto», ha detto.
Dopo essere intervenuto a Washington, Clinton in un’ intervista esclusiva concessa alla Cnn ha lanciato questo messaggio, rivolto soprattutto al partito Repubblicano, perché questo potrebbe innescare rischi seri, analoghi a quelli che nel 1995 sfociarono nelle bombe di Oklahoma City.
Bill Clinton ha voluto sottolineare questo messaggio alla vigilia del 15/o anniversario del più grave attentato terroristico americano dopo gli attacchi alle Torri Gemelle, la strage di Oklahoma City del 19 aprile del 1995.
Crebbe nell’arco di due anni: nel 1993 milizie armate di estrema destra avevano cominciato ad accusare il governo di complottare con l’Onu per “rubare la liberta”, era cresciuta una campagna di demonizzazione della Casa Bianca e nel giro di due anni ecco l’attacco: il 19 aprile 1995 un militante di estrema destra fece esplodere con un camion di esplosivi il palazzo federale di Oklahoma City. Fu una carneficina: 168 morti, tra cui 19 bimbi.
Secondo Bill Clinton, la rabbia di oggi da parte di certi gruppi è analoga alla rabbia di allora. Nell’ultimo periodo, i toni dei gruppi più conservatori contro Barack Obama sono diventati eccessivi. La deputata del Minnesota Michele Bachmann, ha definito l’amministrazione Obama come «un governo di gangster»; giornalisti come Glenn Beck o Rush Limbaugh quotidianamente paragonano Barack Obama a Stalin o a Hitler; mentre l’ex candidata repubblicana alla vicepresidenza, Sarah Palin (mai nominata da Clinton) nei tanti comizi che va tenendo in questo periodo ha invitato gli americani «a ricaricare i fucili e riappropriarsi della patria».
«Sappiate, cari Repubblicani, che il vostro messaggio politico raggiunge non solo chi è serio, ma anche chi è seriamente squilibrato», ha detto Clinton. «Oggi più che mai l’America occorre che sia unita. Non vorrei che ci succedesse di nuovo qualcosa di molto brutto» ha aggiunto, sottolineando di quanto internet possa oggi fungere da potenziale detonatore per gruppi che vogliano organizzare attacchi contro lo Stato.