Usa. Eletto repubblicano al Congresso, sconfitta per Obama

Il candidato vincitore Bob Turner

WASHINGTON, STATI UNITI – I repubblicani hanno ottenuto una inaspettata vittoria in una elezione congressuale che doveva semplicemente rimpiazzare il deputato democratico Anthony Meyer, dimessosi a giugno per uno scandalo sessuale, ma che è diventata un referendum sulla politica economica del presidente Barack Obama.

L’ex-dirigente nel settore mediatico e neofita politico Bob Turner, 70 anni, ha sconfitto il deputato statale democratico David Weprin che tutti si aspettavano avrebbe vinto a mani basse. Il sorprendente risultato nella zona del distretto di Brooklyn e Queens – scrive il New York Times – fa presagire una rischiosa situazione sul piano nazionale per la rielezione di Obama l’anno prossimo.

Dopo la vittoria, Turner ha detto ai suoi sostenitori che lo acclamavano: ”Ci è stato chiesto dagli elettori di questo distretto di inviare un messaggio a Washington che spero gli arriverà forte e chiaro. Questa elezione è stata come un referendum”. Poi, rivolto ad Obama ha aggiunto: ”Signor presidente, siamo sul binario sbagliato, e non ne possiamo più della sua irresponsabile politica fiscale che danneggia l’intera economia”.

Il distretto conquistato da Turner, che copre parti dei quartieri newyorchesi di Queens e Broolyn, è a forte maggioranza democratica e non aveva mai prima inviato un repubblicano al Congresso.

Weprin, 56 anni, un ebreo ortodosso appartenente ad un famiglia del Queens con illustri tradizioni politiche, era sembrato al partito democratico un candidato ideale per sostituire il dimissionario Meyer in un distretto bianco, operaio e con il 40 per cento di ebrei. Ma la collera degli elettori verso Obama ha costretto Weprim a stare sulla difensiva. L’ultimo sondaggio Siena ha accertato che solo il 43 per cento degli elettori approva l’operato del presidente, a fronte del 54 per cento che lo disapprova. Tra gli indipendenti, cruciali in una elezione presidenziale, l’approvazione per Obama è al 29 per cento.

Il voto ebraico è sfuggito a Weprim anche perchè all’Assemblea statale di New York ha votato a favore della legalizzazione dei matrimoni tra gay, cui gli ebrei ortodossi sono fermamente contrari. La sconfitta di Weprim è tanto più bruciante perchè il partito per sostenerlo aveva chiamato ”pezzi grossi” come l’ex-presidente Bill Clinton e il governatore dello stato Andrew Cuomo, oltre ad aver schierato per lui anche il sindacato.

 

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