Usa. Iniziato conto alla rovescia: giovedi Corte Suprema decide su Obamacare

WASHINGTON, STATI UNITI -Il conto alla rovescia e’ iniziato. Dopo settimane e settimane di roventi polemiche, il verdetto della Corte Suprema Usa sulla riforma sanitaria fortemente voluta da Barack Obama sta per arrivare. La sentenza e’ attesa per giovedi’, ultimo giorno utile per dire si’ o no alla legittimita’ del provvedimento. Alla Casa Bianca sono tutti col fiato sospeso. Sanno che dalla decisione dei giudici costituzionali dipendera’ gran parte delle chance di rielezione del presidente americano.

Presidente che comunque si dice fiducioso e convinto della necessita’ di una riforma varata nel 2010 e sui cui si e’ battuto piu’ di ogni altra cosa: questa riforma ”e’ la cosa giusta da fare”, ha ribadito, respingendo con forza le critiche dei repubblicani che alla vigilia dell’importante decisione alzano i toni, rendendo sempre piu’ infuocata la campagna elettorale. ”L’Obamacare e’ da buttare via”, ha tuonato il candidato repubblicano alla presidenza, Mitt Romney, che un sondaggio della Gallup colloca avanti di un soffio rispetto a Obama (46% delle preferenze contro il 45% del presidente uscente).

Se diventera’ presidente e la riforma sanitaria di Obama restera’ ancora in piedi, e’ stata la promessa del repubblicano, uno dei suoi primi atti sara’ quello di abolirla. ”Perche’ la gente deve poter fare quello che vuole”, ha ribadito, riferendosi alla norma piu’ controversa: quella che obbliga la maggior parte degli americani ad avere un’assicurazione sanitaria, pena salate sanzioni. Una norma contestatissima dai conservatori, per i quali di questo passo ”il governo arrivera’ ad obbligare i cittadini anche a comprare i broccoli”.

Insomma, negli Stati Uniti e’ una vigilia ad altissima tensione, vissuta nel Paese in un clima ideologico che ricorda molto da vicino quello del 2007, quando la Corte suprema dovette decidere se limitare o meno l’aborto. E l’esito della vicenda e’ quanto mai incerto, con i nove ‘saggi’ che nelle udienze tenutesi nel mese di marzo si sono mostrati divisi, tenendo di fatto la riforma in bilico.

Quattro gli scenari possibili, come sintetizza il Wall Street Journal: 1) Il primo e’ che la riforma venga promossa in toto, e cio’ per Obama – dopo la mezza vittoria con la sentenza sull’immigrazione – rappresenterebbe un successo eccezionale; 2) Il secondo scenario e’ quello in cui la Corte salva la riforma ma boccia la controversa norma sull’obbligatorieta’ dell’assicurazione sanitaria, sentenziando che il Congresso e’ andato oltre i suoi poteri. E’ il peggiore scenario per le assicurazioni. 3) I ‘saggi’ bocciano anche altre due norme c ollegate all’obbligatorieta’ (l’assicuratore deve accettare tutti i clienti e non puo’ caricare spese maggiori sulla base della personale storia sanitaria). 4) La Corte sentenzia l’incostituzionalita’ dell’intera riforma.

Per il settore, che da mesi lavora per adeguarsi all’Obamacare (dai medici agli impiegati, agli ospedali), sarebbe di nuovo il caos. Per Obama si tratterebbe di una vera e propria catasfrofe. Ma – spiegano molti osservatori – a quel punto sarebbe un problema anche per Romney e i repubblicani, che dovrebbero tirare fuori dal cilindro una proposta alternativa. Cosa non semplice a meno di quattro mesi dalle presidenziali.

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