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Usa, corsa alla Casa Bianca. Cosa succede dopo il SuperTuesday

di luiss_smorgana |7 Marzo 2012 18:10

NEW YORK, 7 MAR – Nella corsa per la nomination repubblicana alla Casa Bianca poteva esserci la svolta, con il cosiddetto 'Supertuesday', invece non c'e' stata: tra i candidati del Gop si profila dunque ancora una guerra lunga e logorante prima di arrivare alla convention del 27 agosto a Tampa, in Florida, in cui verra' finalmente incoronato l'anti-Obama, ovvero colui che sfidera' il presidente a novembre.

Gli oltre 400 delegati in palio nelle consultazioni di ieri in ben dieci Stati potevano fare la differenza, invece sono stati distribuiti in modo tale da consentire al front-runner Mitt Romney di allungare il passo, senza pero' andare in fuga. Archiviata la consultazione in 22 Stati, secondo gli ultimi conteggi l'ex governatore del Massachusetts ha oggi 381 delegati, mentre il suo rivale diretto Rick Santorum ne ha 160, seguito da Newt Gingrich con 101 e, fanalino di coda, Ron Paul con 61. Per ottenere la nomination ne servono almeno 1.144. Marzo sara' un mese particolarmente intenso, con altre date importanti ancora in calendario. Il prossimo appuntamento e' per sabato, con i caucus (assemblee popolari) in Kansas, e poi ancora il 13 con l'Alabama, il Mississippi e le Hawaii. Ad aprile ci saranno poi otto consultazioni, tra cui, il 3, nel District of Columbia della capitale Washington e il 24 nello Stato di New York. A maggio la corsa sara' ormai in discesa, fino all'ultimo appuntamento del 26 giugno, nello Utah, che chiudera' le danze.

Secondo alcuni sondaggi nazionali, alla convention del 27 agosto a Tampa Bay dovrebbe essere incoronato Romeny che, ad esempio secondo una ricerca della Nbc/Wall Street Journal, e' attualmente in testa con il 38 per cento contro il 32 per cento di Santorum. Secondo Gallup, il distacco e' invece maggiore: 38 a 22 per cento. Gli stessi sondaggi danno all'ex governatore del Massachusetts anche maggiori possibilita' in un confronto con il presidente Obama, rispetto agli altri candidati, ma comunque lo fotografano ancora ad una certa distanza: ad esempio, secondo Nbc/Wall Street Journal, e' al 44 per cento contro il 50 del presidente, mentre Santorum e' al 39 contro il 53 di Obama. Sono pero' dati che vanno presi con le molle, considerato che al 6 novembre mancano ancora otto mesi e, oltre ad una logorante serie di primarie e caucus, ancora mancano i dibattiti diretti tra lo sfidante ufficiale e il presidente. Il primo si svolgera' il 3 ottobre, all'Universita' di Denver, in Colorado. Poi sara' la volta dei candidati vicepresidenti, l'11 ottobre, al Centre College di Danville, in Kentucky. E ancora, il 16 ottobre ci sara' un secondo dibattito presidenziale, all'Universita' di Hofstra a Hempstead, nello Stato di New York, seguito dal terzo e ultimo appuntamento del genere, il 22 ottobre, all'Universita' di Lynn, in Florida.

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