Usa, crisi. Obama e membri governo si tagliano lo stipendio per solidarietà

WASHINGTON, STATI UNITI – Il presidente Barack Obama si riduce lo stipendio restituendo al Tesoro americano il 5% del suo salario in segno di solidarieta’ con i dipendenti federali costretti a congedi senza salario a causa del ”sequester”, i tagli automatici alla spesa entrati in vigore giorni fa. Una decisione – spiega l’amministrazione – retroattiva al 1 marzo, quando sono scattati i tagli, e che durera’ per il resto dell’anno.

Ma subito sono sorte le crtiche. ”Obama – secondo alcuni commentatori – dovrebbe restituire il 5% della sua totale ricchezza per fare la differenza”, soprattutto a fronte di tagli alle spesa che ha fatto scattare”.

Pronta la risposta dell’amministrazione: ”Il presidente ha deciso di condividere i sacrifici fatti dai dipendenti del governo federale e di contribuire restituendo una quota del proprio compenso al Tesoro”, afferma un portavoce della Casa Bianca.  Lo stipendio di Obama e’ di circa 400.000 dollari l’anno e il 5% rappresenta, in un periodo di dieci mesi, quelli mancanti alla fine dell’anno (calcolando la retroattivita’), circa 16.667 dollari.

Il compenso di Obama e’ fissato per legge e non puo’ essere cambiato durante il suo mandato. Questo significa che Obama dovra’ mensilmente firmare un assegno al Tesoro per restituire il suo 5%. L’annuncio di Obama segue quelli nella stessa direzione del segretario alla Difesa Chuck Hagel e del vice segretario alla difesa Ashton B. Carter, che restituiranno una quota del proprio salario in linea con quella a cui dovranno rinunciare i dipendenti civili del Dipartimento, che saranno costretti a congedi senza stipendio per 14 giorni fino alla fine dell’esercizio fiscale.

Hagel restituira’ parte del suo stipendio per solidarieta’ ai dipendenti messi in ferie forzate senza paga a causa dei tagli imposti dalla crisi. Lo ha reso noto il Pentagono, il quale ha specificato che il suo numero uno, essendo di nomina politica, non e’ soggetto ai tagli per risanare il bilancio previsti con il sequester. Secondo il portavoce del dipartimento della Difesa, George Little, Hagel continuera’ a percepire lo stipendio che gli spetta, ma poi stacchera’ un assegno con la somma equivalente alla paga che perderebbe con 14 giorni di licenza.

Come ministro della Difesa, Hagel guadagna 200 mila dollari all’anno. “Non sappiamo ancora – ha detto Little – quali impiegati civili saranno messi in licenza, ma per ora quasi tutti a partire da giugno devono prepararsi a 14 giorni senza paga”. Ai tagli non sono soggetti gli impiegati civili che lavorano in Afghanistan, in altre nazioni e quelli che sono considerati fondamentali per la sicurezza nazionale. Fuori dai tagli anche in personale in divisa.

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