Usa. La destra attacca Obama e Hillary per l’appoggio dato a Mohammed Morsi

Mohammed Morsi
Mohammed Morsi

WASHINGTON, STATI UNITI – La destra repubblicana americana prende spunto dalla caduta di Morsi per attaccare Barack Obama e soprattutto Hillary Clinton, sulla carta la candidata democratica da battere in vista della prossima corsa alla Casa Bianca nel 2016.

Diversi blogger, tra cui Dana Loesch, su twitter ricordano come appena un anno fa, esattamente il 14 luglio 2012, Hillary Clinton, in qualita’ di Segretario di Stato, si reco’ al Cairo per incontrare il presidente Mohamed Morsi, che aveva appena vinto le elezioni.

”Sono qui – disse all’epoca Hillary – per esprimere l’appoggio degli Stati Uniti alla piena transizione dei poteri alle autorita’ civili. Non vedo l’ora che i militari tornino a svolgere un ruolo di pura tutela della sicurezza nazionale”.

La Casa Bianca non ha espresso valutazioni riguardo ai recenti sviluppi egiziani, nè ha manifestato di appggiare l’una o l’altra fazione. Invece funzionari dell’amministrazione stanno molto attenti a quello che dicono, specialmente quando si affronta l’argomento degli aiuti all’Egitto.

La Casa Bianca ha ordinato una revisione di questi aiuti, ma non si è spinta fino a definire la presa del potere da parte dei militari ”un golpe”. Se lo facesse gli Stati Uniti in base alle loro leggi dovrebbero sospendere gli aiuti non avendo attualmente l’Egitto un leader democraticamente eletto.

Ma l’amministrazione, rilevano gli osservatori, sono riluttanti nel condannare i militari egiziani, con i quali hanno solidi rapporti da decenni. Gli Stati Uniti forniscono all’egitto 1,5 miliardi di dollari l’anno sotto forma di aiuti militari e umanitari.

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