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Usa, le donne soldato potranno combattere in prima linea: via l’ultimo tabù

di Maria Elena Perrero |6 Maggio 2022 11:05

WASHINGTON – Le donne soldato americane potranno combattere in prima linea: dopo il “don’t ask don’r tell” sui militari omosessuali cade l’ultimo tabù nell’esercito a stelle e strisce. Il segretario alla Difesa, Leon Panetta, ha dato l’autorizzazione alle donne a partecipare ai combattimenti, facendo cadere la norma del 1994 che lo vietava, relegando le donne soldato alle retrovie. E aprendo a loro, quindi, anche i posti di comando.

“Far combattere le donne in prima linea al fronte darà più forza all’esercito americano per poter vincere le guerre”, ha detto Panetta. “Le donne hanno mostrato grande coraggio e sacrificio sui campi di battaglia, contribuendo in molti modi alle missioni militari e mostrano la loro abilità a servire in molti ruoli. L’obiettivo del Dipartimento nel mandare in pensione la norma attuale è assicurare che le missioni possano contare sulla gente più qualificata e capace, a prescindere dal sesso”.

Con il via libera alle prime linee le donne soldato potranno anche aspirare ai 230.000 posti di comando dello U.S. Army. Saranno i responsabili dei singoli settori a decidere se le soldatesse dovranno essere escluse da posizioni più rischiose, come nei reparti antiterrorismo dei Navy Seals o dei Delta Force

La decisione è stata l’ultima di Panetta ai vertici della Difesa Usa. Nel Paese molti sono stati contrari. Tra i motivi addotti quelli della minore forza fisica delle donne e di possibili tensioni nei gruppi per la presenza delle donne. Ma il presidente Barack Obama appoggia la scelta.

Negli anni sono state diverse le cause al Pentagono da parte di soldatesse che chiedevano il riconoscimento del loro ruolo di prima linea. Che di fatto, come nella vita, già ricoprono da tempo.

 

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