Usa 2012, il favorito dei repubblicani Cain accusato di molestie

Herman Cain

NEW YORK, 31 OTT – Un insidioso siluro arriva contro le aspirazioni presidenziali del candidato Herman Cain, in testa nei sondaggi per la nomination repubblicana alla Casa Bianca: alla fine degli anni ’90 due donne lo avrebbero accusato di molestie sessuali. Non solo. Secondo il quotidiano online Politico.com, le due donne, dipendenti della National Restaurant Association, sarebbero state pagate per lasciare l’associazione dei ristoratori e mantenere il silenzio sulla vicenda.  “E’ vero, sono stato accusato”, ha ammesso Cain, ma ha anche aggiunto che si tratta di ”accuse false”.

All’epoca, Cain, che oggi ha 65 anni, era a capo dell’associazione. Due donne che lavoravano con lui lo accusarono di ”inappropriato comportamento a sfondo sessuale”, secondo quanto ha scritto Politico.com, che nelle ultime ore ha per primo pubblicato un ampio resoconto sulla vicenda.

In particolare, le due donne avrebbero detto che l’ex magnate della pizza si rivolgeva a loro con ”insinuazioni, o domande di carattere personale e sessuale” e con ”descrizioni e gesti fisici che non erano apertamente sessuali, ma che mettevano in imbarazzo”. Una di loro avrebbe ricevuto anche ”proposte sessuali non richieste”.

Alla fine, le due donne scelsero di presentare le dimissioni, ma solo dopo aver raggiunto con l’associazione ristoratori un accordo economico, che però le impegna a non parlare pubblicamente della vicenda. Un accordo ”a cinque cifre”, afferma ancora Politico.com, che precisa di aver avuto conferma delle circostanze “da numerose fonti”, che però non rivela, così come mantiene riservata l’identità delle due donne, per rispetto della privacy.

”Non ho mai molestato sessualmente nessuno”, si è difeso in tv l’ex magnate della ‘Godfather Pizza’. Una indagine, ha aggiunto, ha provato che si trattava di accuse ”prive di fondamento”. Anche i suoi portavoce si sono affrettati a sostenere che si tratta di ”attacchi personali”, perché ormai la candidatura Cain diventa sempre più concreta. Soprattutto dopo il successo della sua formuletta magica sulle tasse: il cosiddetto 9-9-9, ovvero aliquote fisse per tutti, nove percento per le persone fisiche, nove per cento per le imprese e i redditi, e nove per cento per l’Iva.

A lungo considerato come un ”candidato atipico”, o ”estemporaneo”, Cain è salito in cima a molti sondaggi, l’ultimo dei quali lo da testa e testa – 23 a 22 per cento – con l’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney in Iowa, il primo stato che voterà per le primarie repubblicane, il prossimo 3 gennaio.

Cercando di utilizzare l’attacco a suo favore, Cain ha affermato che ora sa ”davvero cosa vuol dire essere il numero uno”, e ha parlato di ”caccia alle streghe”, ma certo le sue aspirazioni presidenziali potrebbero ora essere davvero a rischio. Molti media si interrogano sul futuro della sua candidatura che, già controversa, potrebbe volgere rapidamente al tramonto. Ma, come nota il Daily Beast, se ora il passato del cosiddetto ‘outsider’ viene dragato alla ricerca di marcio, vuol dire che alla fine, per la prima volta, la corsa di Herman Cain alla Casa Bianca viene davvero preso sul serio.

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