Usa, elezioni. Importante collaboratore lascia Romney, crepe nella campagna

Tim Pawlenty

WASHINGTON, STATI UNITI – Tim Pawlenty, co-presidente nazionale della campagna elettorale del candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney, ed ex-governatore del Minnesota, lo ha lasciato di punto in bianco quando manca poco piu’ di un mese alle elezioni presidenziali. Pawlenty ha deciso infatti di accettare un posto da lobbista alla guida della Fnancial Services Roundatable, un’associazione che raggruppa gli amministratori delegati di tutte le piu’ grandi banche e societa’ finanziarie americane.

Una perdita non da poco per Romney, visto che un collaboratore con le origini ‘operaie’ (suo padre, polacco, guidava un furgone per la consegna del latte) era molto utile dal punto di vista dell’immagine nello staff del candidato miliardario. E proprio l’immagine di Romney non esce rafforzata da questa clamorosa defezione, comunicata in piena battaglia elettorale e in un momento di evidente difficolta’ di Romney.

Segno, a giudizio degli osservatori, che il fronte interno nel campo del candidato repubblicano si sta incrinando e che le preoccupazioni per l’andamento dei sondaggi – che vedono saldamente in testa il presidente Barack Obama – stanno creando un certo nervosismo nel partito e anche tra i piu’ stretti collaboratori di Romney.

Pawlenty, poi – al di la’ delle dichiarazioni e dei ringraziamenti di rito da parte di Tomney – aveva piu’ di un sassolino nella scarpa da togliersi: ultimo, lo smacco ricevuto quando la sua candidatura alla vicepresidenza e’ tramontata per fare spazio a Paul Ryan. Una decisione che evidentemente l’ex governatore del Minnesotra non ha mai digerito.

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