Usa, elezioni. George W. Bush ”intoccabile” in campagna elettorale

George W. Bush

WASHINGTON, STATI UNITI – George W. Bush grande assente dalla campagna elettorale. L’ex controverso presidente degli Stati Uniti non ha ancora ha scelto quale candidato repubblicano appoggiare, dopo che sia il padre George che il fratello Jeb, nonche’ la madre Barbara, hanno deciso di schierarsi con Mitt Romney. Ed è difficile che lo farà.

Secondo quanto riportato dalla stampa americana, Bush jr sembra essersi autoimposto una sorta di esilio politico forzato, a differenza del suo predecessore Bill Clinton che si e’ lanciato nella mischia nel 2008 prima a sostegno della moglie Hillary e poi con l’allora candidato democratico alla presidenza Barack Obama.

Un esilio tuttavia che sembra essere giustificato visto che, oltre ad essere vituperato dai democratici, George W. Bush trova pochi consensi anche tra i suoi stessi compagni di partito. Ancora oggi piu’ del 40% degli elettori lo considerano la causa principale dei problemi economici del Paese e molti deputati repubblicani ritengono che l’ex presidente sia da biasimare anche per la nascita del movimento ultraconservatore dei Tea Party.

I candidati repubblicani alla presidenza guardano Bush con cautela e si guardano bene dall’andarlo a cercare. Romney e’ andato a cercare l’appoggio di qualsiasi notabile repubblicano nel Paese, ma non si e’ mai rivolto direttamente a Bush. Di più: Rick Santorum si e’ ripetutamente scusato pubblicamente per aver votato le due leggi di Bush ritenute responsabili per parte dello spaventoso deficit degli Stati Uniti. Insomma la doppia presidenza di Bush è stata un disastro e l’establishment repubblicano, in vista delle presidenziali di novembre, lo considera di conseguenza un ”intoccabile”.

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