Usa, elezioni. Per il caucus in Iowa arrivano gli ”Occupy Wall Street”

Un comizio di ''Occupy Wall Street''

DES MOINES, STATI UNITI – Sul caucus repubblicano dell’Iowa incombe la minaccia non violenta del popolo di ”Occupy Wall Street”. Tra breve, in vista del voto del 3 gennaio, a Des Moines, capitale dello stato, e negli altri centri del ”First state in vote” da cui parte la stagione elettorale, si attende l’arrivo di qualche centinaio di militanti contro lo strapotere della finanza.

Il movimento, che per l’occasione  e’ stato ribattezzato ”Occupy Caucus”, intende far sentire la propria voce cercando di disturbare in modo pacifico il normale svolgimento della consultazione. Gia’ e’ prevista una prima assemblea, a Des Moines. Un ”People Caucus” per fare il punto sugli obbiettivi e le strategie da seguire nelle prossime ore.

Al momento sembra che cercheranno di fare dei picchetti davanti agli uffici dei singoli candidati, i luoghi dove hanno istallato il loro quartier generale. ”Ci divideremo in gruppi diversi, in modo da scrivere documenti di protesta mirati da distribuire davanti ai diversi comitati elettorali dei vari candidati”, ha annunciato Jessika Reznicek, leader prima di ”Occupy Des Moines” e ora di ”Occupy Caucus”.

In nessun modo, assicurano questi militanti contro lo strapotere di Wall Street cercheranno di impedire con la forza alla gente di votare. Il loro scopo semmai è aprire un canale di dialogo e far sentire le proprie ragioni a un elettorato sulla carta molto lontano da loro. Lo slogan sara’ sempre lo stesso: loro, il movimento, rappresenta il 99% della popolazione, mentre tutti i candidati, nessuno escluso, rappresenta quell’ 1% che ha in mano la gran parte della ricchezza americana.

Si è già partiti con un sit in davanti al comitato di Mitt Romney, ex-finanziere di successo, ormai da settimane ribattezzato dai progressisti Usa ”Mister 1%” per via della sua ricchezza. Una protesta che sta gia’ preoccupando l’organizzazione del voto. Il partito repubblicano locale, pur di evitare incidenti, ha deciso infatti di tenere i conteggi finali, il 3 gennaio sera, in un locale segreto.

Sul versante poitico, secondo i sondaggi, Mitt Romney, favorito nel caucus, torna a essere il ”front-runner”, il candidato da battere per la nomination repubblicana in vista della Casa Bianca. L’ex governatore del Massachusetts e’ in testa nello Iowa, dove a ridosso della della consultazione i suoi comizi sono accompagnati da grande entusiasmo popolare.

Secondo un sondaggio Rasmussen, Rommney e’ vincente anche nell’eventuale sfida finale per la Casa Bianca, visto che se si votasse oggi batterebbe Barack Obama, 45% a 39%

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