Usa, elezioni. McCain accusa: ”Capitali stranieri per aiutare Mitt Romney”

Pubblicato il 18 Giugno 2012 - 11:05| Aggiornato il 5 Luglio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Il senatore John McCain

WASHINGTON, STATI UNITI – ”Capitali stranieri si stanno insinuando nella campagna elettorale americana per aiutare il candidato repubblicano Mitt Romney a conquistare la Casa Bianca.”. L’accusa viene dall’ex candidato repubblicano alla presidenza nel 2008 John McCain, che in un’intervista ha puntato il dito contro un super Pac a favore di Romney, nel quale il magnate dei casinò Sheldon Adelson ha versato milioni di dollari.

”Anche se in modo indiretto – ha detto il senatore dell’Arizona – i capitali stranieri stanno facendo il loro ingresso nella campagna elettorale. Il signor Adelson sta usando i profitti da proprieta’ che possiede a Macau (Brasile) per influenzare le elezioni”.

La scorsa settimana, Adelson ha donato dieci milioni di dollari al comitato di azione politica vicino a Romney ‘Restore Our Future’, anche se la legge federale sulle campagne elettorali proibisce che organizzazioni straniere contribuiscano con loro denaro.

”Ci troviamo di fronte a grosse quantita’ di denaro – continua McCain – e credo sia necessario tornare all’esempio di Teddy Roosevelt (eletto presidente degli Stati Uniti nel 1901), ossia limitare l’accesso di denaro ai candidati.” Il monito di McCain viene nonostante lui sia uno dei principali sostenitori di Romney.

Il senatore tuttavia e’ stato sempre critico sui grossi contributi di denaro alla campagna elettorale provenienti da singoli molto ricchi. In linea con la sua politica, a suo tempo ha criticato unaltro repubblicano come lui, l’ex speaker della camera Newt Gingrich, per aver accettato da Adelson un contributo di oltre 21 milioni di dollari.

Adelson, 78 anni, è a capo della Sands Corp. di Las Vegas, che possiede tre casinò a Macau, in Brasile, e il complesso Venetian, ugualmente a Las Vegas. Secondo le stime di Forbes, Adelson ha un patrimonio di 25 miliardi di dollari, il che lo pone all’ottavo posto nella graduatoria degli americani più ricchi e al quattordicesimo posto du scala mondiale.

Adelson è un deciso sostenitore dei diritti di Israele e un nemico giurato dei sindacati. Il magnate ha confidato agli amici che in questa campagna elettorale, dove ha già sborsato 71 milioni di dollari, per battere Barack Obama è pronto a spendere fino a 100 milioni di dollari a favore di candidati repubblicani ed iniziative conservatrici. Un traguardo che potrebbe essere raggiunto e superato.