WASHINGTON, STATI UNITI – Richard Grenell, portavoce per la politica estera e la sicurezza nazionale del candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney, è stato costretto a dimettersi su pressione dell’ala conservatrice del partito perchè apertamente gay, a quanto riferisce il Washington Post. Assunto due settimane fa, Grenell ha lasciato il suo incarico nel primo giorno di lavoro.
Durante i suoi precedenti incarichi Grenell era conosciuto negli ambienti conservatori per il suo carattere a volte arrogante, che in più di un occasione lo aveva indotto a criticare tramite Twitter la moglie di Newt Gingrich, Callista, e la first lady Michelle Obama. Ma sono stati soprattutto i conservatori che hanno voluto la sua testa perchè gay.
Grenell era stato bersagliato di critiche subito dopo essere stato assunto da Romney. Matthew Franck, direttore del Carol Simon Center of Religion and the Constitution al Witherspoon Institute, ha definito Grenell ”una mina vagante” è ”grande sostenitore delle rivendicazioni dei gay”.
Brian Fischer, direttore del settore analitico dell’American Family Association, un gruppo contrario all’omosessualità, aveva scritto un blog critico della scelta di Romney che secondo lui equivale a dire alla comunità sostenitrice della famiglia tradizionale ”andate all’inferno”.
Il carico da otto l’ha messo Franck sulla rivista conservatrice National Review, affermando che l”’ossessivo” sostegno di Grenell per i matrimoni gay poteva danneggiare la campagna elettorale di Romney, e che se il presidente Barack Obama avesse approvato i matrimoni gay nel suo discorso di accettazione alla convenzione democratica Grenell sarebbe passato dalla sua parte.
La Casa Bianca non ha perso l’occasione per attaccare Romney.”Oggi abbiamo appreso che nel 2012 un candidato repubblicano alla presidenza non può avere un portavoce gay”, ha scritto su Twitter Teddy Goff, il direttore digitale della campagna di Obama. Secondo l’ex portavoce della Casa Bianca Bill Burton ” questi sono gli estremisti bigotti e anti gay di cui una amministrazione Romney diventerebbe ostaggio”.