Usa, elezioni. Santorum preoccupa repubblicani e democratici

Pubblicato il 25 Febbraio 2012 - 13:38| Aggiornato il 28 Febbraio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Rick Santorum

WASHINGTON, STATI UNITI – Repubblicani e democratici devono cominciare a preoccuparsi di Rick Santorum, l’ex-senatore repubblicano sbucato dal nulla ed ora frontrunner nella contesa delle primarie del suo partito?

In altre parole, può un cattolicissimo conservatore con idee strampalate in economia aspirare concretamente a battere il presidente Barack Obama a novembre e insediarsi alla Casa Bianca? Molto probabilmente no, ma sono domande che nondimeno cominciano a serpeggiare sia tra i repubblicani che tra i democratici.

E’ una situazione bizzarra quella che si è creata dopo il tortuoso percorso delle primarie. Da un parte, l’establishment repubblicano – certamente conservatore ma non ai livelli di Santorum – perde il sonno la notte perchè convinto che se l’ex-senatore fosse effettivamente il candidato da opporre ad Obama la sua sconfitta sarebbe certa e devastante, con disastrose conseguenze per l’intero partito.

Dall’altra, l’entourage di Obama, pur non perdendo ancora il sonno la notte, comincia a chiedersi quale arcana alchimia ha portato Santorum in cima alla vetta delle primarie e se potrebbe ripetere il suo successo a novembre. Una possibilità remota, ma pur sempre una possibilità. Anche Jimmy Carter, qualcuno sussurra, nel 1976, sbucò improvvisamente dalla sua piantagione di noccioline in Georgia, totalmente sconosciuto, ed alla fine sconfisse il ben più popolare Gerald Ford.

Obama ha sempre paragonato i protagonisti della battaglia all’ultimo sangue delle primarie ai naufraghi dell’Isola dei Famosi, un reality che qui si chiama ‘Survivor’. Il suo staff da mesi ha bersagliato solo Mitt Romney, il ‘predestinato’, il candidato che solo poche settimane fa sembrava avviato verso la candidatura del Grand Old party. Poi pero’ le tre sconfitte in Colorado, Minnesota e Missouri hanno riaperto i giochi. E persino la macchina da guerra elettorale di Barack si trova a fare i conti con Santorum, l”uomo in gilet’ (ne indossa sempre uno), l’italoamericano che tra la sorpresa generale oggi e’ avanti a tutti i sondaggi tra i leader conservatori.

A maggior ragione Santorum crescerebbe ulteriormente di statura se, come sembra, potrebbe vincere alle primarie del Michigan, stato molto importante, martedi’ prossimo. Cosi’, gli strateghi democratici si trovano di fronte a un paradosso: ”Rick e’ troppo pericoloso per essere ignorato, ma e’ impossibile prenderlo sul serio sino in fondo”. Certo, con le sue idee estremiste in tema di aborto, contraccezione e ricerca sulle staminali pochi pensano che possa andare molto lontano.

Ed Rendell, un ex governatore democratico della Pennsylvania, il suo stesso stato, che quindi lo conosce bene non ha dubbi: ”Se Obama dovesse affrontare Santorum vincerebbe a mani basse: potrebbe conquistare 350 supervoti, anche 400”, tanti, se sei pensa che per conquistare la Casa Bianca ne bastano 270.

Opposto ovviamente il parere dello staff di Santorum: John Brabender, il suo stratega elettorale spiega che bisogna affrontare un passo per volta. ”Ora il nostro obiettivo non e’ Obama, ma vincere le primarie repubblicane. Poi vedrete che tutto il partito ci seguira’ compatto. Il fattore unificante sara’ battere Barack, e ce la faremo”. E si ribella quando sente parlare di Romney come di un candidato con maggiori chance di successo alle presidenziali. ”E’ sempre la stessa storia. Si tratta dell’argomento che l’establishment usa sempre per appoggiare uno di loro. Gia’ tre anni fa, seguendo questa linea, candidammo uno come John McCain, sconfitto da Obama. Magari abbiamo imparato la lezione”.

L’estremismo su aborto e contraccezione di Santorum preoccupa i repubblicani, ma piace alle donne. Nelle ultime settimane i repubblicani hanno mostrato notevole apprensione sul rischio che la politica ultra-conservatrice e filo-religiosa del nuovo frontrunner allontani dalla destra la fascia dell’elettorato femminile. Ma secondo un sondaggio condotto da Washington Post e Abc News, l’ex senatore della Pennsylvania non solo e’ cresciuto nel gradimento delle donne repubblicane rispetto a qualche settimana fa – segnando un piu’ 13 percento rispetto al mese di gennaio – ma risulta anche meno impopolare dei rivali Mitt Romney e Newt Gingrich tra le elettrici democratiche e indipendenti.

Ora Santorum e’ il candidato preferito del 57 percento delle donne repubblicane, una percentuale che lo porta quasi alla pari con il moderato Mitt Romney, ancora in testa con il 61 percento. Ma Romney d’altro canto ha anche un maggiore tasso di valutazioni negative: il 28 percento contro il 18 dell’avversario. Piu’ dura per Santorum e’ la battaglia in Arizona, dove si votera’, come in Michigan, martedi’ prossimo. Secondo l’ultimo sondaggio di Nbc News/ Marist, qui Romney stacca di parecchie lunghezze l’avversario nelle preferenze delle donne Gop, registrando un gradimento del 46 percento mentre Santorum si ferma al 23.