Usa, governo tracciò miliardi telefonate prima dell’11/9, già con Clinton

Usa, governo tracciò miliardi telefonate prima dell'11/9, già con Clinton
Bill Clinton (Foto Lapresse)

NEW YORK – Altro che privacy violata in nome della sicurezza e contro il terrorismo: il governo degli Stati Uniti ha iniziato a tracciare le telefonate degli americani verso l’estero quasi un decennio prima degli attentati dell’11 settembre 2001, sotto la presidenza di Bill Clinton prima ancora che sotto quella di George W. Bush, raccogliendo miliardi di chiamate in un programma divenuto un modello per il sistema di sorveglianza della National Security Agency (Nsa), la stessa agenzia dei servizi in cui lavorava Edward Snowden, che scatenò il Datagate. 

 

Secondo quanto riportato dai media statunitensi, il Dipartimento di Giustizia e la Drug Enforcement Administration (Dea) hanno raccolto dati sulle telefonate fatte dagli Stati Uniti a ben 116 Paesi legati al traffico di droga. Tali Stati- hanno spiegato diversi funzionari coinvolti nell’operazione – sono mutati nel tempo, ma sono compresi per esempio Paesi ‘amici’ come Canada, Messico e la maggior parte delle Nazioni di Centro e Sud America.

L’operazione ha rappresentato il primo sforzo del governo Usa di raccogliere dati in massa sui cittadini americani, costituendo un modello per il contestato sistema di sorveglianza capillare lanciato poi dall’Nsa per identificare i terroristi dopo gli attacchi dell’11 settembre e svelato infine nella sua dimensione dalle recenti denunce e fughe di notizie.

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