WASHINGTON, STATI UNITI – Poco dopo la fine del dibattito di giovedi tra il vice-presidente Joe Biden e il suo sfidante repubblicano Paul Ryan i media americani dovevano dire qualcosa, qualsiasi cosa, e in fretta, su chi presumibilmente era risultato vincitore.
Grande confusione: data la ristrettezza dei tempi sia per la carta stampata che per i media elettronici, è stato detto di tutto e il contrario di tutto. Cosicchè si poteva leggere che Ryan aveva battuto ”ai punti” Biden, o che invece Biden se l’era cavata abbastanza bene, con il New York Times che parlava di pareggio o di ”modesta vittoria” di Biden.
Poi sono arrivati i sondaggi veri e propri, che hanno avuto il tempo di intervistare campioni significativi dell’elettorato. E, per esempio, chi aveva parlato di vittoria di Ryan ai punti, o di ”modesta vittoria” di Biden, ha precipitosamente fatto marcia indietro. Per dirla in breve i riscontri degli istituti demoscopici non lasciano spazio a dubbi: ha vinto nettamente Biden, vecchia volpe di Washington, 69 anni, contro Ryan, giovane deputato del Wisconsin, 42 anni.
A spazzare tutti i dubbi è arrivato un sondaggio di quelli che, in base a passate esperienze, in genere ci azzeccano: secondo Reuters/Ipsos con un margine di cinque punti, il vice-presidente Biden si e’ aggiudicato la vittoria nel dibattito in diretta tv contro il suo rivale repubblicano Ryan. Biden e’ stato infatti giudicato vincitore dal 42 per cento di elettori registrati interpellati, contro il 37 per cento che invece hanno apprezzato di piu’ la performance di Ryan, mentre circa un terzo hanno affermato di essere ancora indecisi in merito. Dati simili sono stati registrati anche tra gli elettori indipendenti.
Ora, in una campagna elettorale presidenziale americana combattuta e infuocata come questa, c’era da spettarsi che il dibattito vice-presidenziale avrebbe suscitato scarso interesse tra la gente, ben cosciente che nella Casa Bianca il vice-presidente non conta molto e che la sua funzione principale è di prendere il posto del presidente nel caso gli succedesse qualcosa che gli impedisse di svolgere le sue funzioni. Vedi l’assassinio di John F. Kennedy e l’immediato giuramento di Lyndon B. Johnson.
E invece non è stato così, forse perchè gli americani, democratici e repubblicani, strabiliati dalla pessima figura del presidente Barack Obama nel duello con Mitt Romney, volevano vedere come se la sarebbe cavata Biden. Sono stati così circa 46 milioni i telespettatori che giovedi sera hanno assistito negli Usa al dibattito in diretta tv tra Biden e il rivale repubblicano Ryan, secondo dati preliminari che mostrano peraltro una sostanziale differenza con il dibattito del 3 ottobre tra il presidente Obama e il suo sfidante Mitt Romney, seguito da 67,2 milioni di telespettatori.
La indiscutibile vittoria di Biden su Obama ha fatto piombare nello sconforto i democratici, ed ancor più di fronte ai sondaggi che dopo il dibattio vedono Romney in forte recupero. Considerando il margine di errore, i due sono alla pari, eccetto in quegli stati incerti, gli ”swing states”, essenziali per vincere, dove obama è ancora in vantaggio, ma non di molto.
Ma il dibattio Biden-Ryan sarà presto dimenticato e l’attenzione degli americani sarà tutta puntata sul secondo dibatito presidenziale martedi prossimo all’Universita’ di Hofstra a Hempstead, New York. Obama non ha certo intenzione di ripetere la prestazione fiacca di Denver, e per affrontare al meglio il dibattito di martedi’ prossimo con il rivale repubblicano si ritirera’ in Virginia, pronto ad affrontare un duro ‘allenamento’.
Obama deve assolutamente arrivare preparato all’appuntamento e riscattare la sconfitta della settimana scorsa, che ha permesso all’ex governatore del Massachusetts una notevole rimonta nella partita per la Casa Bianca, sia a livello nazionale che negli stati chiave. Una nuova debole perfomance di Obama potrebbe costare ai democratici la Casa Bianca.
Sabato Obama si rechera’ a Williamsburg, dove rimarra’ sino a martedi’ per studiare affondi politici e colpi retorici da sferrare a Romney durante il confronto “Credo si possa dire che vedremo piu’ azione”, ha affermato il presidente alla radio, durante il ‘Tom Joyner Morning Show’, spiegando che questa volta presentera’ le differenze tra lui e Romney in modo “cristallino”.
“Il candidato repubblicano sta cercando di passare attraverso un ”Extreme Makeover'”, ha aggiunto ancora Obama, facendo riferimento al programma televisivo dove un team di progettisti e un’impresa edile demoliscono e ricostruiscono la casa di una famiglia americana. Su una cosa tuttavia non ci sono dubbi: come ha riferito il portavoce della campagna elettorale del presidente Jen Psaki, “Obama non vede l’ora di avere la sua rivincita dalla brutta notte di Denver”.