Usa. Obama interrompe vacanze alle Hawaii per nodo fiscal cliff a Washington

Pubblicato il 26 Dicembre 2012 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA
Il presidente Obama al suo arrivo alle Hawaii

WASHINGTON, STATI UNITI – Il presidente Barack Obama interrompe mercoledi le sue brevi vacanze natalizie con la famiglia alle Hawaii per rientrare a Washington giovedi e riprendere i negoziati congressuali sulla questione del fiscal cliff che divide democratici e repubblicani.  Il termine ultimo per trovare una soluzione che scongiuri forti aumenti delle tasse e profondi tagli nelle spese assistenziali è l’1 gennaio e finora i negoziati sono stati inconcludenti.

Un mini-accordo per mettere al riparo l’economia e tutelare gli americani da un aumento delle tasse è quanto propone Obama contro il fiscal cliff da raggiungere nei prossimi giorni, ovvero prima che scattino aliquote fiscali piu’ pesanti per il 98% degli americani. Una proposta accolta con freddezza dai repubblicani e che lascia intravedere come la strada verso una soluzione sia ancora tutta in salita, in un gennaio cruciale per la politica americana: in Congresso, infatti, e’ attesa anche la proposta di Obama sul controllo delle armi, altro tema di netta divisione fra i due partiti.

Wall Street e le agenzie di rating guardano a Washington e Fitch nei giorni scorsi ha messo in guardia: ”Se le trattative sul fiscal cliff e l’aumento del tetto del debito si prolungheranno nel 2013, potrebbero esserci implicazioni negative per l’economia e la stabilita’ finanziaria degli Stati Uniti e il rating potrebbe essere rivisto”. Nel negoziato in corso, infatti, rientra anche l’aumento del tetto del debito, che nel 2011 costo’ agli Stati Uniti il primo downgrade della loro storia.

Il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, dovrebbe mettere ufficialmente in guardia il Congresso sul raggiungimento della soglia, attualmente a 16.400 miliardi di dollari, aprendo la strada al ricorso a misure straordinarie per guadagnare tempo ed evitare un default. La proposta di Obama di un mini-accordo subito mentre si lavora a un’intesa di piu’ ampio respiro sul deficit e il debito è arrivata domenica poco prima della partenza del presidente per le Hawaii per le festivita’. Una mossa che gli ha fatto fa piovere addosso subito una valanga di critiche, nonostante le rassicurazioni della Casa Bianca sul fatto che il presidente sarebbe rientrato a Washington entro pochi giorni.

Con Obama a Washington Camera e Senato lavoreranno a un accordo sul fiscal cliff, o almeno sulle tasse per evitare una stretta dei consumi, motore dell’economia americana, che rischia di far registrare una brusca frenata alla debole ripresa in atto. Con 2.200 dollari in piu’ di tasse da pagare, e’ infatti probabile che gli americani stringano la cinghia e consumino meno. La proposta di Obama su un accordo al ribasso prende le mosse dalla necessita’ di proteggere la ripresa economica che inizia a mostrare ”segnali di ottimismo” e che – afferma il presidente – ”non ha bisogno di ferite auto-inflitte,  soprattutto se di Washington”.

Ma immediate sono state le critiche dei repubblicani, con lo speaker della camera John Boehenr che sostiene che cosi’ si evitano ”scelte difficili. Io non voglio che le tasse aumentino. I repubblicani non lo vogliono. Il modo migliore per affrontare il nostro debito – ha affermato nel suo messaggio settimanale – e’ quello di significativi tagli alla spesa e di una riforma delle aliquote fiscali. Questo e’ un approccio che la maggior parte degli americani sostengono. Ma i repubblicani controllano solo la Camera. I democratici controllano Washington”.