Usa. Hillary Clinton batte tutti, è perfino più popolare di Obama

Il segretario di stato Usa Hillary Clinton

WASHINGTON, STATI UNITI – Se ipotetiche primarie democratiche si svolgessero ora, a vincerle sarebbe lei, Hillary Rhodam Clinton, segretario di stato giramondo, che batterebbe con uno scarto di quasi il 10 per cento il presidente Barack Obama, vincitore alla tornata del 2008.

Lo ha accertato l’ultimo sondaggio Gallup, secondo cui la popolarità della Clinton, 64 anni, è schizzata al 66 per cento (dal 61 per cento registrato lo scorso luglio), mentre Obama non va oltre il 54 per cento.  La Clinton batte tutti: oltre a Obama straccia il segretario alla Difesa Robert Gates (52 per cento) e il vice-presidente Joe Biden (56 per cento).

Mentre si combattono guerre su vari fronti e gran parte del Medio Oriente e del nord Africa sono nello scompiglio, secondo la Gallup è Hillary il personaggio più popolare dell’amministrazione, un segretario di stato attivissimo e instancabile che sembra essere ovunque nello stesso momento, partecipe e non di rado ispiratrice di ogni aspetto della politica estera e militare degli Stati Uniti.

La Clinton, rileva il quotidiano Christian Science Monitor, è stata la principale portavoce delle politiche di Obama durante la crisi egiziana e lo è adesso durante la crisi libica. Ed è stata lei che da dietro le quinte ha convinto il presidente a far partecipare gli Stati Uniti alla coalizione di Paesi occidentali che hanno bombardato le postazioni e le attrezzatture militari del colonnello libico Muammar Gheddafi per impedire che i ribelli che lo combattono venissero travolti e trucidati.

Secondo Lydia Saad della Gallup ”la popolarità della Clinton potrebbe essere dovuta anche alla natura del suo incarico, che la tiene al di fuori delle beghe politiche interne e concentrata sulla difesa globale degli interessi americani”. Ma, aggiunge la Saad, ”il segretario di stato è vista in una luce favorevole anche dal 45 per cento di coloro che, in un sondaggio separato, disapprovano le politiche del presidente”. La Clinton, insomma, non è impigliata nei tira e molla dei politicanti di Washington e questo agli americani piace.

Secondo un lungo articolo della rivista Newsweek intitolato ”La Dottrina di Hillary”, da quando è stata nominata al suo incarico due anni fa, il sessantasettesimo segretario di stato degli Stati Uniti ha viaggiato più di qualsiasi suo predecessore, coprendo 750 mila km e visitando 79 Paesi.

La sua seconda casa è un Boeing 757, con un letto pieghevole, un umidificatore, strapieno di giornali, su cui fa la ”globetrotter” toccando tutti i punti diplomaticamente caldi e affrontando i problemi di Afghanistan, Iraq, Iran, Corea del Nord, del processo di pace arabo-israeliano, ed ora anche quelli dei sommovimenti in Medio Oriente.

La Clinton ha escluso che sarà ancora segretario di stato in una seconda amministrazione Obama, alimentando così le voci secondo cui penserebbe a candidarsi alla presidenza nel 2016. Ma a 69 anni non sarà più giovanissima (sebbene Ronald Reagan avesse 70 anni quando cominciò i suoi due mandati presidenziali), e poi, rileva la Saad della Gallup, ”per i segretari di stato fare il balzo alla Casa Bianca è difficile. L’ultimo che ci è riuscito è stato James Buchanan nel 1856”.

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