Lettera aperta ad Obama da controverso regista e premio Oscar Michael Moore

Michael Moore

WASHINGTON, STATI UNITI – Il controverso regista, attore e premio Oscar americano Michel Mooore ha scritto una letera aperta al presidente Barack Obama, pubblicata su tutti i siti del web, che sembra un vademecun su cosa fare e non fare per il neo-rieletto alla Casa Bianca. Dice tra l’altro Moore:

”So che non e’ nella tua natura essere aggressivo e conflittuale. Ma per favore non ascoltare chi ti consiglia di cercare i grandi compromessi con la destra, o di andare verso il centro moderato. Il popolo ha parlato, e vuole un cambio reale. Ora”. E’ il passaggio centrale della lunga lettera aperta che  Moore, icona della sinistra ‘liberal’ americana, ha inviato direttamente a Barack Obama. Si tratta di una sorta di ‘manifesto’, un decalogo circa le richieste che una parte rilevante dell’elettorato obamiano rivolge direttamente al presidente.

”E’ stata un’altra vittoria realmente storica: ora ti chiedo di dedicarmi qualche minuto. Ti chiedo che questo secondo mandato non assomigli al primo”. E ancora: ”Chiediamo che tu vada avanti con una politica di cambio profondo che migliori la vita reale del 99% degli americani. Abbiamo votato con questa speranza, e chi puo’ farlo se non un uomo buono come te?”. Il cineasta poi scrive di aver molto apprezzato i toni molto decisi usati da Obama nella sua prima conferenza stampa, quando ha sfidato a muso duro la destra repubblicana a difesa dell’ambasciatrice all’Onu Susan Rice.

”Sembravi Robert De Niro in ‘Taxi Driver’, quando dice ‘Stai parlando con me?’. Eri favoloso, da togliere il fiato. Ho dovuto vederlo una dozzina di volte, Cielo, che sguardo!!. Per un momento ho pensato che un raggio laser potesse partire dai tuoi occhi. Fallo ancora, per favore”. Quindi elenca, uno dopo l’altro, i punti che dovrebbero segnare la politica della Casa Bianca nei prossimi 4 anni, con consigli molto diretti.

”Vai avanti duro contro i ricchi. Nella trattativa sul ‘fiscal cliff’, dichiara intoccabili le pensioni e la sanita’ pubblica. Se i ricchi pagheranno un po’ piu’ di tasse non andranno certo in bancarotta. Falla finita con tutte le guerre, ora: Bin Laden e’ morto e gli afgani devono risolvere da soli i loro problemi. Falla finita con la guerra della droga, che porta milioni di afro-americani e latinos in cella, facendo la fortuna dei pochi che fanno i soldi costruendo le nostre carceri. Approva una moratoria ai pignoramenti delle case, tira fuori i soldi dalla politica, estendi la copertura della Obamacare, riduci i debiti agli studenti, libera Bradley Manning, il sergente accusato di essere la talpa di Julian Assange”, perche’ ”merita una medaglia, non il carcere”.

Infine, Moore spinge il presidente a credere di piu’ nell’ appoggio popolare: ”Chiedici di fare qualcosa: una cosa e’ certa. Niente di tutto cio’ potrà accadere se tu non mobiliti subito i 63,5 milioni di persone che hanno votato per te, e anche quei 40 milioni di americani che sono con te ma si sono astenuti. Non puoi fare tutto da solo: hai bisogno di un esercito che giorno dopo giorno combatta al tuo fianco per fare l’America un Paese piu’ giusto. Sei un pioniere nell’uso dei social media: hai i numeri di telefono e le e-mail di 15 milioni di noi. Da quando hai vinto non abbiamo piu’ ricevuto alcun messaggio. Hai bisogno che una legge passi, di battere l’ostruzionismo dei repubblicani? Mandaci un sms, siamo con te. I prossimi 4 anni possono essere quelli che cambieranno l’America. Il mio numero e la mia e-mail sono questi: aspetto il mio primo compito”

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