Elezioni di mid term negli Usa. Reid la spunta in Nevada: vittoria per Obama

Pubblicato il 3 Novembre 2010 - 15:47 OLTRE 6 MESI FA

Barack Obama

Seppur sconfitto nella maggior parte dei contesti, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha almeno una ragione per cantar vittoria: l’affermazione in Nevada del capogruppo democratico in Senato Harry Reid. L’anziano senatore, vero artefice insieme alla speaker della Camera Nancy Pelosi del passaggio in Congresso della riforma sanitaria, ha combattuto fino all’ultimo voto contro la candidata del Tea Party Sharron Angle, ma alla fine ce l’ha fatta: 50,2% per lui, 44,6% per la Angle.

Reid ha ricevuto 361.665 voti, contro i 320.996 avuti dalla concorrente. ”Siamo ovviamente soddisfatti del risultato, che non era affatto scontato – ha commentato l’anziano senatore – Ora contiamo di tornare in Congresso per lavorare fianco a fianco con i colleghi repubblicani. Ma sia chiaro un punto: siamo orgogliosi della riforma sanitaria, una legge che ha messo un freno agli interessi speciali delle lobby delle assicurazioni”.

La mancata vittoria di Reid, 71 anni, in Senato dal 1987, sarebbe stata un duro colpo per l’amministrazione Obama. Il capo dei senatori democratici rappresenta infatti per il presidente il vero interlocutore che la Casa Bianca ha al Congresso. La sua mancata elezione avrebbe complicato in modo grave il cammino dell’amministrazione. Non a caso il presidente si è speso personalmente in Nevada per la rielezione di Reid, e la stessa first Lady, Michelle, aveva riservato al Nevada la sua ultima uscita elettorale, organizzata proprio alla vigilia del voto. Per quanto Barack Obama abbia visto passare di mano anche il suo ‘vecchio’ seggio dell’Illinois, finito nelle mani del repubblicano Steven Kirk, l’affermazione di Harry Reid in Nevada rappresenta per lui una vittoria-chiave dal punto di vista strategico, in vista sia delle prossimo battaglie congressuali, sia delle elezioni presidenziali del 2012.