Obama ha tradito Michelle? Torna l’ombra “sexgate” sulla Casa Bianca

Pubblicato il 2 Maggio 2010 - 11:52| Aggiornato il 3 Maggio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Torna l’incubo “Monica” tra i democratici americani. Non bastava il disastro ecologico in Louisiana. Ora il presidente americano è insidiato da un’altra onda nera: quella di aver tradito la moglie Michelle. A dare la notizia ieri era stato il National Enquirer che – dopo aver incastrato Tiger Woods – alza il tiro, mirando direttamente sulla Casa Bianca. Il settimanale sostiene di avere «prove inconfutabili» e  riporta la testimonianza di un autista che, nel 2004, nel corso della campagna elettorale per senatore, accompagnò Obama in una serie di incontri a Washington.

L’uomo ha dichiarato al settimanale che insieme con Obama c’era anche la sua «bellissima» assistente elettorale, Vera Baker, allora direttrice finanziaria della sua campagna. L’autista prima la accompagnò in un albergo di Washington in cui «lei non aveva alcuna camera a suo nome», poi andò a prendere Obama all’aeroporto. Stando all’autista – di cui il National Enquirer non fa il nome – Obama e la sua assistente furono poi riaccompagnati insieme nello stesso albergo per la notte. Il settimanale Usa  cita non meglio precisati «investigatori» e «insider» dell’hotel: Obama e la «bella assistente» avrebbero trascorso la notte insieme. E riporta anche di non meglio definiti «emissari anti-Obama» che starebbero offrendo più di un milione di dollari a testimoni in grado di confermare la vicenda. Tra costoro vi sarebbe, appunto, anche l’autista che accompagnò Obama a Washington.

Per il momento, i media seri tacciono. Ma i lettori si scatenano sul Web: dal New York Times online in giù. I bloggers conservatori esultano pubblicando senza sosta l’articolo del National Enquirer che narra il “pit-stop in albergo” di Obama con Baker. Ma sul sito dell’Enquirer, e su Drudge Report, contenitore anti-liberal che lanciò il caso Clinton-Monica Lewinsky 1998, l’nel articolo è già sparito: «La pagina non è disponibile o è in lavorazione», si legge.

Il resto del popolo internettaro americano, più che scandalizzarsi, fa battute: «Urrà per Obama! Vera Baker è molto meglio di Monica». E ancora: «Il narcisista in capo entra nel club dei traditori in capo?». C’è perfino chi esulta: «Fico! Obama con una donna. Ha l’aria tanto gay— ma ehi, probabilmente è solo un metrosexual». Intanto il Team Obama ha cominciato un’azione di condizionamento capillare: Anche la voce «Vera Baker» su Wikipedia appare con un lucchetto e una riga rossa a fianco dell’annuncio «stiamo valutando se cancellare quest’articolo».

Baker ha ora 35 anni, è di San Francisco. Su di lei si spettegola da anni. Ne hanno scritto blog repubblicani e il britannico Daily Mail. Si è detto che Michelle Obama aveva scoperto tutto ed era infuriata. La sospettata ha sempre negato tutto, anche attraverso un avvocato. Poi è sparita, preferendo lavorare come broker alla Martinica.

Sempre l’Enquirer sosteneva ci fosse una prova video, grazie alle telecamere interne dell’hotel. Ieri però è arrivata una smentita: il settimanale non avrebbe il video, saprebbe solo che esiste. E che alcuni «top anti-Obama operatives» offrono un milione di dollari per il fantomatico video compromettente. Intanto, sabato sera, i coniugi più chiacchierati d’America sono apparsi allegrissimi alla “White House Correspondents Dinner”, la tradizionale cena alla Casa Bianca per la stampa.

Che sia una bufala o no l’unica cosa certa finora è che il National Enquirer è solito a «rivelazioni» tanto clamorose quanto infondate. Ma due anni fa rivelò lo scandalo che ha travolto la carriera politica di John Edwards, l’ex candidato alle primarie democratiche. Sposato con Elisabeth (malata di cancro) e padre di 5 figli (uno è morto), dopo lo ‘scoop’ scandalistico Edwards fu costretto a confessare di aver avuto una figlia con una amante.