Usa, Obama va a raduno degli indiani. Calo consensi per riforma sanitaria

È stata una giornata dedicata alle promesse non mantenute. Il presidente Barack Obama ha incontrato a Washington i rappresentanti delle 564 tribù degli indiani d’America scusandosi per un passato di «trattati violati e promesse infrante». Nello stesso tempo la Casa Bianca, ancora sotto shock per la batosta subita dai democratici nel voto di martedì 4 novembre, ha dovuto fare i conti con un altro genere di promesse non mantenute: quelle del presidente Obama, secondo le accuse degli indipendenti che, dopo averlo appoggiato un anno fa, hanno scelto stavolta di votare per i repubblicani.

Il presidente Usa è accusato di non essere in sintonia con le priorità degli americani, che sono molto più preoccupati per la disoccupazione dilagante e per la crisi economica che per la riforma sanitaria o il clima. Una preoccupazione condivisa da molti parlamentari democratici: «Non penso che la gente del mio stato sia in trepida attesa per ciò che potrebbe accadere al vertice ambientale di Copenaghen», ha osservato con ironia il deputato democratico della West Virginia, John Rockfeller IV.

Il presidente Obama intende chiudere prima possibile la battaglia della sanità. Oggi ha espresso soddisfazione per il sostegno ricevuto nelle ultime ore dalla maggiore associazione dei medici americani (AMA) e dal più importante gruppo degli anziani (AARP) per la riforma della assistenza sanitaria. «Sono sostegni importanti – ha detto – Non siamo mai stati così vicini al successo».

La Camera metterà ai voti entro la fine della settimana, probabilmente sabato, la sua versione del disegno di legge sulla riforma. I leader democratici stanno verificando di avere il sostegno necessario per raggiungere i 218 voti necessari per la approvazione. I democratici possono contare su 258 deputati ma diversi moderati del partito hanno espresso perplessità sulla legge e non hanno garantito il loro voto favorevole.

Il presidente Obama si recherà domani 7 novembre al Congresso, alla vigilia del voto, per parlare con i deputati ed esortarli ad approvare la riforma, che darebbe ad Obama un importante successo alla conclusione del suo primo anno alla Casa Bianca.

Parlando al raduno degli indiani d’America, Obama ha sottolineato i grandi benefici che la riforma avrebbe anche per loro. Il presidente ha detto di essere consapevole della difficile situazione degli indiani: in alcune riserve la percentuale dei senza lavoro è dell’80%, un indiano su quattro vive in povertà, oltre il 14%  non ha elettricità in casa. «So cosa significa essere ignorati e dimenticati e dovere lottare per tutto – ha detto Obama parlando al grande raduno degli indiani – Non sarete dimenticati finché io sarò alla Casa Bianca: è una solenne promessa che vi faccio anche se in passato tante altre promesse che vi sono state fatte non sono state mantenute».

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