Usa, polemiche su Sarah Palin: per la sua manifestazione ha scelto lo stesso luogo e giorno del discorso di Martin Luther King

Sarah Palin

”A chi appartiene il 28 agosto?”, così titola provocatoriamente il Washington Post raccontando l’ennesimo scontro tra i populisti anti-tasse dei Tea Party e le organizzazioni a difesa dei diritti civili, soprattutto afro-americane. Al centro della polemica, la decisione di Glenn Beck, icona della Fox, la tv adorata della destra americana, e di Sarah Palin, l’ex candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti, di organizzare ai piedi del Lincoln Memorial di Washington una manifestazione dal titolo ”Restoring Honor”, in onore della truppe americane.

Nulla di nuovo, se non fosse che i due hanno scelto di tenere questa iniziativa il 28 agosto, nello stesso luogo e in cui, esattamente 47 anni fa, Martin Luther King pronunciò davanti a un’enorme folla il discorso passato alla storia, per la frase ‘I have a dream’. Una mossa che ha fatto infuriare gli eredi di quella battaglia contro la segregazione razziale. A loro non può andare giù che un’organizzazione quasi esclusivamente bianca, certamente ultra-conservatrice, possa in qualche modo ‘commemorare’ un momento così importante per tutta la comunità di colore. Del resto, ricordano queste organizzazioni, proprio quel giorno e in quel luogo da mesi è in programma un’altra manifestazione per esaltare l’eredità di Martin Luther King (Mlk), dal titolo ”Reclaim the Dream Rally”, come dire: la marcia per far rivivere il sogno.

”Beck da anni insulta nei fatti la memoria di Mlk. Con la sua scelta – attacca Marc Morial, presidente della Nation-Urban League – vuole continuare a provocarci, cercando di impossessarsi di quel giorno. Tutti possono manifestare dove e quando vogliono, ma deve essere chiaro che il 28 agosto è una data speciale nella storia degli Stati Uniti e della lotta per i diritti civili. Noi vogliamo lanciare un messaggio positivo. Il nostro corteo non sarà contro di loro, ma per spiegare la vera eredità ideale di Mlk”.

Ovviamente Beck fa finta di non saperne nulla: ”La nostra iniziativa non ha nulla a che fare con la politica. Vogliamo solo riunirci per rilanciare i valori della patria e offrire il nostro riconoscimento ai nostri soldati”, spiega il conduttore. Quanto alla strana coincidenza temporale, Beck arriva a fare dell’ironia: ”E’ stata la divina provvidenza. All’inizio avevamo pensato al 12 settembre, ma era una domenica e non chiederò mai a nessuno di lavorare il giorno dedicato al Signore. Il 28 agosto invece è sabato ed è il più comodo per tutti. E poi, com’è evidente che le idee di Lincoln, dei Padri Fondatori non appartengono solo ai bianchi, è chiaro che l’eredità di Martin Luther King non è un’ esclusiva dei neri”.

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