Nuovo duro battibecco tra Usa e Cina su spionaggio informatico

WASHINGTON, STATI UNITI – Nuovo duro battibecco tra Stati Uniti e Cina sul cyber-spionaggio: in un rapporto annuale, il Pentagono accusa esplicitamente i militari e il governo cinesi di attacchi sistematici a computer dell’amministrazione e di aziende della difesa americane, con lo scopo apparente di ”realizzare un quadro della rete di difese, della logistica e delle relative capacita’ militari Usa, che potrebbe essere sfruttato durante una crisi”.

risponde per le rime e senza mezzi termini bolla le accuse come ”irresponsabili”. E una delle cose che preoccupa di piu’, si sottolinea nel rapporto di oltre 100 pagine del Pentagono e’ il fatto che ”le capacita’ necessarie per questo tipo di intrusioni, sono le stesse necessarie per condurre attacchi a reti informatiche”. Non si tratta di accuse nuove. Tuttavia e’ particolarmente significativa la forma diretta con cui vengono rivolte alle autorita’ cinesi, come nota il New York Times.

Secondo il giornale, stime recenti indicano che circa il 90% del cyber-spionaggio negli Stati Uniti ha origine in Cina. A livello ufficiale a uscire per la prima volta allo scoperto e’ stato nel marzo scorso il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Tom Donilon, quando ha affermato che ”sempre piu’ aziende americane esprimono serie preoccupazioni per sofisticati e mirati furti di informazioni riservate e tecnologie attraverso intrusioni informatiche in arrivo dalla Cina a un livello senza precedenti”.

Gia’ a febbraio un’azienda americana di sicurezza informatica aveva diffuso un dossier in cui si dimostrerebbe, attraverso numerosi dati, che oltre 100 attacchi ad aziende in tutto il mondo, e in particolare negli Usa, sono partiti da una sede dell’esercito cinese a Shanghai. Sempre a marzo, lo stesso presidente Barack Obama ha detto esplicitamente che c’e’ anche lo Stato cinese dietro i cyber-attacchi alle imprese e istituzioni americane.

In piu’ occasioni, Pechino si e’ detta ”pronta, sulla base della fiducia e del rispetto reciproci, a condurre un dialogo costruttivo” per affrontare un problema in cui Cina e Stati Uniti sono in realta’ dalla stessa parte, quella delle vittime. Questa volta i toni sono ben piu’ accesi.

Le nuove accuse, ha detto il colonnello Wang Xinjun, un ricercatore dell’esercito cinese citato dall’agenzia Xinhua, ”sono irresponsabili e nocive per la reciproca fiducia tra le parti”. Anche la portavoce del ministero degli esteri, Hu Chunying, ha usato argomenti simili, affermando che la Cina contrasta ogni tipo di attacco informatico, ma anche ”tutte le accuse prive di fondamento”, che potrebbero creare problemi nel campo della cooperazione.

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