Usa pronti a raid preventivo contro Corea del Nord. Pyongyang: “Siamo pronti a riceverli”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Aprile 2017 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA
Usa pronti a raid preventivo contro Corea del Nord. Pyongyang: "Alla guerra se lo vogliono”

Usa pronti a raid preventivo contro Corea del Nord. Pyongyang: “Alla guerra se lo vogliono”

PYONGYANG – In un’intervista alla Associated Press il viceministro degli Esteri nordcoreano Han Song-ryol afferma che la Corea del Nord “andrà in guerra se” gli Stati Uniti “lo sceglieranno”. Han ha puntato il dito contro le “manovre militari spericolate” degli Usa e possibili “attacchi preventivi”, avvertendo che Pyongyang “ha un potente deterrente nucleare”. Le forze armate nordcoreane hanno quindi annunciato di essere pronte a prendere “le più dure” contromisure contro gli Stati Uniti se continueranno con le provocazioni. “Le nostre controazioni più dure contro gli Usa e i loro vassalli saranno prese senza alcuna pietà, tali da non permettere all’aggressore di sopravvivere”, ha affermato un portavoce del Comando generale di Pyongyang in una dichiarazione rilanciata dall’agenzia ufficiale Kcna.

“Sotto la prevalente e grave situazione, gli Stati Uniti devono tornare alla ragione e optare per la soluzione dei problemi”, ha aggiunto il portavoce. La dichiarazione arriva nel mezzo del crescente pressing di Washington sulla Cina, il tradizionale e storico alleato di Pyongyang, oltre all’avvicinamento della portaerei Uss Carl Vinson e del suo gruppo d’attacco verso la penisola coreana. Il monito delle forze armate della Corea del Nord quando sono in aumento i timori che domani 15 aprile, il giorno del 105/mo compleanno di Kim Il-sung, fondatore dello Stato e nonno  dell’attuale leader Kim Jong-un, possa maturare il sesto test nucleare o il lancio del missile intercontinentale a lungo atteso, o al più tardi il 25 aprile, in occasione dell’85/mo anno della fondazione dell’Esercito popolare di Corea.

Il rischio che la guerra psicologica attuale, l’esibizione muscolare dei due contendenti possano scivolare in un vero scontro dagli esiti catastrofici, è paventato anche dalla Cina. Una conferma che la minaccia atomica non sia mai stata così urgente.  Per il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, Stati Uniti e Corea del Sud da una parte e Corea del Nord dall’altra stanno creando “un’atmosfera potenzialmente pericolosa” e un conflitto in Corea del Nord “potrebbe scoppiare in qualsiasi momento”.

“La guerra potrebbe scoppiare in ogni momento”. E’ l’ammonimento lanciato dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi sulla crisi con la Corea del Nord. “Si ha la sensazione che un conflitto potrebbe scoppiare da un momento all’altro – ha detto il ministro -. Penso che tutte le parti interessate dovrebbero mantenere alta la vigilanza per quanto riguarda questa situazione”.

Tornando a Han Ryol,  il numero due degli esteri nordcoreano ha accusato il presidente americano Donald Trump di aver creato un “circolo vizioso” di tensioni nella penisola coreana, ha detto che di fronte a un attacco preventivo americano Pyongyang “non terrà le braccia incrociate” e che il prossimo test nucleare sarà condotto quando il quartier generale supremo nordcoreano lo riterrà più opportuno. Han ha aggiunto che non è il suo Paese quanto il presidente Usa a “creare guai”.

Nei giorni scorsi Trump aveva scritto su Twitter che la Corea del Nord “è in cerca di guai”. “Trump provoca in continuazione con le sue frasi aggressive. Non è la Repubblica popolare democratica di Corea ma gli Usa e Trump che creano guai”, ha detto il ministro nordcoreano all’Ap.

Secondo fonti degli 007 americani citati dalla rete Nbc gli Stati Uniti sarebbero pronti a lanciare un attacco con ordigni convenzionale sulla Corea del Nord se l’intelligence fosse certa che Pyongyang sia sul punto di effettuare un nuovo test nucleare, atteso secondo molti analisti il 15 aprile, giorno del 105 anniversario della nascita del nonno e fondatore della dinastia Kim al potere in Corea del Nord. Lo riferiscono.

L’allarme viene dal gruppo di analisti “38 North”, secondo cui il regime avrebbe già depositato una bomba in uno dei tunnel del sito nucleare Punggye-ri, dove aveva fatto i cinque esperimenti atomici precedenti. L’esplosione potrebbe avvenire il 15 aprile, cioè l’anniversario della nascita di Kim Il-Sung, fondatore del Paese e nonno dell’attuale leader Kim Jong-un.

Pyongyang finora ha sempre usato per i suoi test la montagna Mantap, nella regione nord orientale del paese, sotto cui scava gallerie per depositare e far scoppiare le bombe. Studiando le immagini satellitari, gli analisti hanno notato da tempo un’attività molto intensa di scavo nel tunnel nord della struttura, dove sono state accumulate grandi quantità di detriti. Questo lascia supporre che l’esperimento in corso di preparazione sia il più potente di sempre per il regime.

Le indiscrezioni coincidono con l’approssimarsi della data e con l’invio della squadra navale d’attacco Usa guidata dalla portaerei a propulsione nucleare Carl Vinson, formata anche da 6 cacciatorpediniere claesse Arleigh Burke ed un incrociatore classe Ticonderoga (tutti dotati del sistema di difesa Aegis) oltre a sottomarini d’attacco.

La Nbc riferisce che gli Usa hanno già posizionato due cacciatorpediniere Arleigh Burke in grado di lanciare missili da crociera Tomahawk a meno di 500 km dal sito dove si sono effettuati i precedenti 5 test nucleari nordcoreani. Tomahawk che hanno una gittata di almeno 1.500 km. A rafforzare ulteriormente il dispositivo militare Usa bombardieri pesanti Usa B-52 e i B-2 Spirith (stealth, invisibili ai radar) sono posizionati nella base aerea di Guam.