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Spie arrestate in Usa, Mosca: “Notizie contraddittorie”

di Maria Elena Perrero |29 Giugno 2010 9:59

Serghei Ivanov

I servizi segreti russi non commentano l’arresto di dieci presunte spie della Federazione negli Stati Uniti.

‘Noi non commentiamo questa notizia”, ha detto all’agenzia Interfax il ministro della Difesa Serghiei Ivanov.

Il ministero degli esteri russo Serghei Lavrov invece ha reso noto che sta esaminando le informazioni sullo scandalo spionistico in Usa, e che le notizie ricevute finora sono contraddittorie.

Lavrov, in viaggio a Gerusalemme, ha annunciato che Mosca chiederà spiegazioni a Washington sulla vicenda dell’arresto delle dieci presunte spie.

”Il momento dello scandalo spionistico è stato scelto con una eleganza speciale, a noi non hanno chiarito nulla, spero che chiariranno”, ha dichiarato il ministro, riferendosi al fatto che lo scandalo è esploso all’indomani del viaggio del leader del Cremlino Dmitri Medvedev in America del nord, dove ha incontrato il presidente Usa Barack Obama prima e durante il G8 e il G20, rilanciando il reset iniziato lo scorso anno.

Il primo canale tv statale ha aperto il suo telegiornale con la vicenda dell’arresto delle presunte spie russe dei servizi di sicurezza all’estero (Svr), per ora senza diffondere le prime reazioni delle autorità del Paese, ma insistendo sul fatto che finora gli arrestati non sono stati riconosciuti colpevoli.

Dalla riforma postsovietica che ha smembrato il vecchio Kgb, sono nati lo Fsb (i servizi di sicurezza interni, analoghi all’Fbi americano) e l’Svr, destinato allo spionaggio internazionale ed equiparabile alla Cia. Ma le vette della segretezza spettano al Gru, i servizi di intelligence militari, che dipendono direttamente dallo stato maggiore.

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