Usa. Senatore George McGovern in fin di vita, sfidò Nixon e scandalo Watergate

George McGovern

PIERRE, STATI UNITI – George McGovern, 90 anni,  l’ex senatore democratico e candidato presidenziale che nel 1972 fu pesantemente sconfitto da Richard Nixon nella corsa alla Casa Bianca, e’ in fin di vita ed e’ stato ricoverato in un centro di accoglienza per cure palliative a Sioux Falls in South Dakota. ”Mio padre sta arrivando alla fine dei suoi giorni”, ha detto la figlia Ann ai media  chiedendo il rispetto della privacy della famiglia.

Considerato il candidato presidenziale piu’ di sinistra nella storia degli Usa, McGovern rappresento’ il South Dakota alla Camera dei Rappresentanti dal 1957 al 1961, poi dal 1963 al 1981 al Senato. Nel 1972 si presento’ contro Nixon con una piattaforma che prevedeva il ritiro delle truppe dal Vietnam in cambio della liberazione dei prigionieri di guerra statunitensi, l’amnistia per i renitenti alla leva scappati in Canada e una riduzione del 37% in tre anni delle spese per la difesa.

La sua campagna elettorale ando’ piuttosto male: McGovern fu costretto a rimpiazzare il candidato vicepresidente, non ricevette l’appoggio di alcuni influenti democratici, fini’ per essere identificato con posizioni di estrema sinistra e subi’ gli attacchi piu’ o meno leciti di Nixon, tra cui lo scasso nel 1972 al quartier generale della campagna democratica al Watergate: lo scandalo, portato alla luce dai cronisti del Washington Post Bob Woodward e Carl Bernstein, a caldo non fu creduto e Nixon ebbe gioco facile a sbaragliare l’avversario salvo, due anni dopo, esser costretto alle dimissioni.

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