Usa. Obama risale nei sondagi, batte la Palin ma George Romney lo insegue

Pubblicato il 17 Dicembre 2010 - 15:06 OLTRE 6 MESI FA

Buone notizie per il presidente Barack Obama riguardo alla sua popolarità tra l’elettorato. Un nuovo sondaggio realizzato da NBC News/Wall Street Journal ha confermato precedenti indagini secondo cui se le elezioni presidenziali del 2012 si svolgessero adesso il capo della Casa Bianca batterebbe l’ex-governatrice dell’Alaska Sarah Palin con un ampio margine, a quanto riferisce The Huffington Post.

Il sondaggio ha anche accertato che Obama supererebbe – sebbene con minori margini di vantaggio rispetto alla Palin – altri due aspiranti alla presidenza, l’ex-governatore del Michigan George Romney e il poco conosciuto senatore del South Dakota, John Thune.

Secondo il sondaggio, Obama batterebbe la Palin con il 55 per centro contro il 33, e Romney con il 47 per cento contro il 40. Quanto al senatore Thune, Obama avrebbe la meglio su di lui con il 47 per cento contro il 27.

L’ampio margine di vantaggio sul senatore Thune si spiega col fatto che questi è praticamente sconosciuto. Ma nelle campagne elettorali presidenziali americane è spesso successo che candidati considerati del tutto fuori dal giro abbiamo gradualmente acquistato popolarità, addirittura fino a conquistare la Casa Bianca, come Jimmy Carter nel 1977.

Secondo NBC News/Wall Street Journal diverso è il discorso per George Romney, un mormone che è stato tra l’altro presidente dell’American Motors Corporation.

Non soltanto nel sondaggio NBC News/Wall Street Journal, ma anche in base ad altre indagini demoscopiche fin qui condotte, in una disfida Obama-Romney il vantagio del presidente è esiguo.

Quanto alla Palin, la sua stella sembra decisamente in discesa. Secondo NBC News/Wall Street Journal, il 50 per cento degli intervistati hanno di lei un immagine negativa, contro il 28 per cento che hanno un’immagine positiva. Parimenti, secondo HuffPost Pollster, la Palin ha un’audience positiva di solo il 37  percento, di contro al 52 per cento che la considera negativamente.