Usa-Ue: l’ombra del Datagate sui negoziati per il libero scambio. Compromesso Obama-Merkel

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2013 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA
Usa-Ue: l'ombra del Datagate sui negoziati per il libero scambio. Compromesso Obama-Merkel (LaPresse)

Usa-Ue: l’ombra del Datagate sui negoziati per il libero scambio. Compromesso Obama-Merkel (LaPresse)

BERLINO – Il caso Datagate ha allargato l’oceano Atlantico. Nel senso che ha aumentato distanze e diffidenze fra l’Europa e gli Stati Uniti. E la Cina se la ride. Gli americani spiavano e spiano gli europei: saperlo proprio nei giorni in cui dovevano iniziare i negoziati per l’importantissimo, storico accordo sul libero scambio fra Usa e Ue, ha reso molto complicato l’avvio degli stessi negoziati.

La Francia, con Francois Hollande, aveva chiesto infatti il rinvio delle trattative sul libero scambio, mentre la Germania, con Angela Merkel, voleva dare il via la settimana prossima, così come previsto in calendario. Alla fine, in nottata, è stato trovato un compromesso. I negoziati partono l’8 luglio, senza nessuna variazione. Ma Hollande ha ottenuto che Europa e Usa istituiscano, parallelamente alle trattative sul libero scambio, un gruppo di lavoro che si occupi della questione Datagate.

L’accordo è stato suggellato da una telefonata dopo la mezzanotte fra Merkel e Obama e reso noto da un comunicato della Casa Bianca:

Il presidente Barack Obama e la cancelliera Angela Merkel, nel corso di un colloquio telefonico, “hanno ribadito il loro forte sostegno” per l’avvio dei negoziati per un accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Unione Europea. (Hanno parlato) della sorveglianza elettronica condotta dalla National Security Agency Usa, e Obama ha assicurato alla Merkel che “gli Stati Uniti prendono seriamente le preoccupazioni degli alleati e partner europei”.

(Obama e Merkel) “hanno riaffermato l’importanza di una stretta cooperazione tra i servizi di intelligence” dei loro Paesi “nella lotta al terrorismo” e hanno concordato di tenere incontri ad alto livello tra Usa e Germania nei prossimi giorni “per discutere la questione più nei dettagli”. Obama e Merkel hanno inoltre parlato dell’ imminente “avvio del dialogo tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea e i Paesi membri della Ue sulla raccolta e supervisione (di informazioni) di intelligence e questioni relative alla privacy e protezione dei dati”.

Nel tardo pomeriggio erano stati Merkel e Hollande ad arrivare a un compromesso. ”Non si può andare avanti con il dialogo” sul trattato di libero commercio Usa-Ue se non si procede ”al tempo stesso” ad una revisione con gli Usa delle attività di intelligence, aveva detto Hollande a Berlino.

Posizione che comunque ha trovato d’accordo la Merkel, favorevole all’idea di portare avanti il dialogo sul libero commercio ”solo parallelamente” al chiarimento del caso Datagate. Poi il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso ha annunciato la creazione di questo gruppo di lavoro, parlando di un lavoro congiunto con gli Usa per “la supervisione dei servizi di intelligence e sui dati personali”. Mentre i negoziati per il libero scambio, aveva ribadito Barroso, “sono importanti e continueranno ad avere un’alta priorità”.

“Quella di creare due gruppi di lavoro (sul Datagate e sull’altro scandalo legato a Prism) è un’offerta molto importante da parte degli Usa, e noi siamo d’accordo”, gli ha fatto eco la cancelliera Merkel, aggiungendo che “il tempo stringe”.

Le divisioni tra Parigi e Berlino erano emerse nella mattina, quando la portavoce del governo francese, Najat-Vallaud Belkacem, aveva annunciato la volontà della Francia di sospendere l’avvio delle trattative transatlantiche: ”Non si tratta di fermare i negoziati”, ma ”ci pare saggio sospenderli temporaneamente, per una durata di quindici giorni, senza dubbio, per evitare le polemiche e per ottenere le informazioni richieste” a Washington.

Tutto il contrario di quanto affermato, a stretto giro di posta, dal portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, secondo cui la Merkel sostiene la Commissione europea nella sua volontà di dare il via libera ai negoziati, come previsto, il prossimo 8 luglio. “La Commissione vuole iniziare i negoziati ed il governo (tedesco) la sostiene: vogliamo l’accordo di libero scambio e dare il via libera” ai colloqui, ha sottolineato Seibert. Nel suo dialogo con gli Usa, ha insistito il portavoce di Berlino, ”l’Europa troverà una strada per creare la discussione su temi che sono anche molto importanti per noi, come la protezione dei dati, la libertà della vita privata (…) Del resto, tra Ue e Usa, è ormai previsto di attuare un gruppo comune di esperti. Dovranno chiarire alcune questioni, come ad esempio la sorveglianza dei servizi di intelligence e la loro azione, questo include anche questioni sulla protezione dei dati e la privacy”.