Vaticano e islam uniti contro le donne: diritti “cancellati” a Rio +20

ROMA – Vaticano e islamici sono uniti contro i diritti delle donne. La Chiesa con Siria, Egitto ed altri paesi islamici, ha epurato il paragrafo 244 dal testo della Conferenza di Rio +20, proprio il paragrafo che sanciva i diritti riproduttivi delle donne e di pianificazione familiare. A favore del testo epurato hanno votato anche il Cile, gli stati centro-americani e la Polonia. Tutti paesi dalle forti tradizioni cattoliche. Nasce così alla il nuovo “Asse del Male contro le donne”, come lo ha definito scherzosamente, ma non troppo, Rachel Harris, rappresentante a Rio della Ong americana Women Environment and Development Organization. Per l’ambiente invece impegni vaghi e poco concreti, tanto che il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha detto: “Personalmente mi aspettavo un documento finale più ambizioso”.

L’unico vero risultato di questa conferenza in Brasile sembra quello di aver visto islamici e cristiani uniti nella “lotta” ai diritti delle donne. La modifica al paragrafo 244 del testo è stata presentata alle 2 di notte di lunedì 18 giugno. Considerato che il Vaticano è solo un osservatore a Rio, dunque non può votare il testo, ha trovato dei validi alleati nei paesi islamici. Insieme hanno negato alle donne il diritto alla salute sessuale e riproduttiva, come anche il diritto all’accesso a mezzi sicuri e poco costosi per la pianificazione familiare. Aborto e contraccezione non entrano dunque nel testo, perché contrari ai principi etici della religione.

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