Vaticano: la Penitenziaria apostolica apre il suo archivio

Pubblicato il 15 Novembre 2011 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA

CITTA' DI VATICANO, 15 NOV – La Penitenzieria Apostolica, il piu' antico dicastero vaticano e primo tra i Tribunali della Curia Romana, apre il suo archivio agli studiosi. Una corposa documentazione in grado di fornire un importante apporto soprattutto sul piano della storia sociale e giuridica. Della Chiesa e non solo.

L'iniziativa sara' inaugurata il 18 novembre attraverso una giornata di studio e riguardera', ovviamente, solo i documenti del cosiddetto ''Foro esterno'', ossia l'ambito che riguarda la generale utilita', i pubblici rapporti dei fedeli tra loro e con l'autorita', mentre resta assolutamente riservato tutto cio' che concerne il ''Foro interno'', ossia i casi di coscienza.

Una parte di questa documentazione, che arrivava fino al 1567 ed era custodita nell'Archivio Segreto Vaticano, era gia' consultabile previa autorizzazione della Penitenzieria. Ora il limite temporale viene esteso, rendendo disponibile a ricercatori e storici il materiale fino al 1914, termine del pontificato di Pio X. In tutto 745 registri rilegati in pelle, databili dal 1409 al 1890, 1.065 pacchi di fogli in latino conservati in 413 scatole, e oltre settanta registri. Di che si tratta? Tra i documenti a cui si potra' accedere ci saranno i fondi giustificazioni e pagamenti della Penitenzieria, da cui puo' uscire, per esempio, un profilo del personale che nei secoli passati, componeva il dicastero stesso: quanti erano, quanto venivano pagati, quanto versavano di tasse.

Uno spaccato di storia sociale. Ci saranno poi gli Acta cardinalium a partire dal periodo di San Carlo Borromeo, 1567, per arrivare al 1867: si tratta dei documenti con le principali decisioni assunte, nel corso dei secoli, dal cardinale Penitenziere Maggiore, un ruolo che ricopri' anche il Borromeo. Negli archivi e' contenuto anche un trattato sulla Penitenzieria Apostolica che e' manoscritto e puo' quindi rappresentare un interessante supporto per gli studiosi di diplomatica, disciplina connessa alla paleografia che studia la scrittura dei documenti anche allo scopo di stabilirne l'autenticita'.

Gli archivi metteranno poi a disposizione un'ampia serie di ''suppliche'', ossia le richieste rivolte alla Penitenzieria per ottenere dispense matrimoniali, la maggior parte delle quali sono legate a impedimenti per consanguineita'. Una tipologia di incartamenti che potrebbe essere utile, per esempio, sul piano storico per ricostruire l'albero genealogico di una famiglia.

Alla consultazione dell'Archivio saranno ammessi studiosi e ricercatori qualificati, senza distinzione di Paese o di fede religiosa, provenienti da Universita', Istituti di Studi Superiori, Centri di ricerca che debbono compiere indagini di carattere scientifico sulla storia della Chiesa e della cultura. E alla Penitenzieria sono gia' arrivate richieste da studiosi italiani e stranieri. Venerdi' 18 la giornata di studi a Roma, al Palazzo della Cancelleria, organizzata in collaborazione con la Pontificia Universita' Gregoriana e con il patrocinio dell'Universita' La Sapienza e dell'Associazione Italiana Professori di Storia della Chiesa.